VICENZA Un arco teso tra Oriente e Occidente, tra la contemplazione e il dramma, tra la memoria individuale e quella collettiva: è il filo conduttore de I Canti dell’Est, il concerto in programma domenica 25 maggio alle ore 20.45 al Teatro Olimpico di Vicenza, nell’ambito della 34ª edizione delle Settimane Musicali. Un itinerario musicale che tocca le profondità della tradizione armena con Tigran Mansurian, l’eleganza della scrittura inglese di Gustav Holst e l’intensità autobiografica di Dmitry Shostakovich. Tre epoche, tre mondi, tre visioni musicali profondamente umane.
Sul palco, i Solisti Aquilani, formazione cameristica tra le più attive e prestigiose della scena internazionale, e la violinista Sonig Tchakerian, anche direttore artistico del festival, che si farà interprete del Concerto n. 1 per violino e archi di Tigran Mansurian, in prima esecuzione italiana.
Il concerto I Canti dell’Est si inserisce nel cuore tematico della 34ª edizione delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico, il cui titolo, I Canti della Terra, vuole essere – come afferma la direttrice artistica Sonig Tchakerian – «un pensiero di rispetto e gratitudine verso il creato in tutte le sue manifestazioni: dalla Natura ai Canti dei popoli della Terra». Una riflessione musicale e spirituale che attraversa culture, paesaggi interiori e storie collettive.