Il ‘Premio Viadana 2020’ al MuVi ha avuto ospite la scrittrice ruandese Esperance Hakuzwimana Ripanti autrice di ‘E poi basta – Manifesto di una donna nera italiana’

VIADANA Si è tenuto all’interno del MuVi il secondo incontro della 25esima edizione del Premio Viadana, rassegna letteraria organizzata dall’assessorato alla cultura, dalla biblioteca comunale e dalla Fondazione Daniele Ponchiroli, con la scrittrice ruandese Esperance Hakuzwimana Ripanti che ha presentato al pubblico e ai lettori della giuria il romanzo in gara “E poi basta: Manifesto di una donna nera italiana” edito da People. Dopo una vita trascorsa a rispondere alle domande e alle curiosità altrui, sulle sue origini, sulla sua pelle, sulle sue opinioni, Espérance Hakuzwimana Ripanti si serve della scrittura come strumento per riappropriarsi del suo spazio ed esporsi, rivelarsi a modo suo, nei suoi termini e alle sue condizioni. Un saggio, una biografia, una ballata, un manifesto: la storia della sua lotta contro i pregiudizi, e infine la ricerca di soluzioni, tra il buio e la luce del sole. “E poi basta – ha raccontato la scrittrice – è il racconto di come sono uscita dalla mia stanza rendendo reale tutto quello che ho trovato nei libri e negli anni. Una chiamata dell’eroe a cui ho risposto a modo mio, senza mai dimenticare la mia storia, cominciata in Ruanda, e i limiti trovati per le strade d’Italia. Il racconto di me, che avrei solo voluto leggere, e di un’estate che invece mi ha cambiato la vita. Leggere è stata la mia fuga, il mio riparo e la mia libertà. Io non ho scelto di essere nera né di nascere donna, figuriamoci di voler scrivere. L’ho sempre fatto e basta. A otto anni, dopo un pomeriggio passato a rileggere Roald Dahl o le avventure di Valentina, ho detto a me stessa che sarei diventata la migliore scrittrice nera italiana del mondo”.
Paolo Zordan