Il Teatro Minimo riporta in scena Molière con “Il medico per forza”

Teatro Minimo - Il medico per forza 34. Sergio De Marchi e Fiorenza Bonamenti_3810821

Mantova Nuovo omaggio del Teatro Minimo a Molière, di cui il gruppo si appresta a riportare in scena, a partire da domenica 28, ore 16.30, “Il medico per forza”, testo del 1666, che l’autore francese scrisse forse per accompagnare “Il misantropo”, che sembrava non godere di tanto successo.
Molière fu un intellettuale e un moralista. Visse nel ‘600, al tempo di Re Sole, tra le Halles di Parigi, il collegio di Clermont, dove studiò presso i Gesuiti, Orléans dove seguì i corsi di diritto e la provincia francese, dove fece il suo apprendistato come attore, autore e capocomico, E’ noto soprattutto per la comicità della sue opere, che spesso nasconde una grande amarezza per le debolezze umane. Nella sua produzione spiccano “Le preziose ridicole”, “La scuola delle mogli”, “Il misantropo”, “L’avaro”, “Tartufo” e “Il malato immaginario”, classici apprezzati ovunque.
“Il medico per forza”, che appartiene al gruppo dedicato alla medicina e ai medici, è’ un testo leggero, divertente, e, come si direbbe oggi, meno “impegnato”, anche se culturalmente di valore.
Il personaggio principale è Sganarello, una maschera italiana, che Molière prese a prestito dalla Commedia dell’Arte di Tiberio Fiorilli, alias Scaramouche.
Sganarello è un boscaiolo dedito alla “bottiglia” e al gioco, svelto a menar le mani e il bastone, soprattutto a scapito della moglie Martina. Per vendicarsi, la donna lo presenta come un medico bravissimo, abile a gestire anche i casi più disperati, ma che riconosce la sua qualifica solo se viene bastonato a dovere. Nella veste di “dottore”, e costretto dalle bastonate, Sganarello visita la figlia di Gerontina, Lucinda, affetta da uno strano mutismo. La giovane, innamorata di Leandro, ha inscenato la malattia per evitare un matrimonio voluto dalla madre. Leandro riesce a convincere Sganarello ad aiutarlo, ma il gioco viene scoperto e il boscaiolo-medico rischia di essere impiccato. Lo salva un colpo di scena finale, grazie al quale anche l’amore trionfa. Questa, per sommi capi la trama, ma l’opera è ricca di scene gustose, che strappano il sorriso e il riso.
“Il medico per forza” va in scena nella traduzione di Fiorenza Bonamenti, per la regia di Sergio De Marchi, che ricopre anche il ruolo principale. La scenografia è dello stesso De Marchi, affiancato da Franco Ubezio, e i costumi si devono a Ivonne Paltrinieri e Gabriella Ferramola, con le quali ha collaborato pure Grazia Ferramola. Il cast, molto numeroso, è composto, oltre che da Sergio De Marchi, da Fiorenza Bonamenti, Sandro Boninsegna, Bruna Campi, Vanda Demarchi, Gabriella Ferramola, Angela Fornacciari, Tes Lazzarini e Yvonne Paltrinieri. Collaborano allo spettacolo Valter Delcomune, Cristina Cancellieri e Franco Ubezio. Servizio fotografico di Andrea Perina.
La prima dello spettacolo andrà in scena, come si diceva, domenica 28 dicembre alle ore 16.30, nella sede del gruppo, in via Gradaro, 7/A., città. Le repliche avranno luogo mercoledì 31 dicembre, per il tradizionale scambio degli auguri, e in gennaio tutti i sabati e le domeniche dal 3 gennaio al 18. La domenica lo spettacolo avrà inizio alle 16.30, mercoledì 31.12 e tutti i sabati alle 21.15.
Informazioni e prenotazioni allo 0376 489370, dalle ore 18 alle 19.30, oppure al 339 6884328. Prenotazioni anche presso la Tabaccheria Meloni, via XX settembre, 33, città. Prenotazione obbligatoria.