Piazza Sordello risplende di “Risonanze”. Tre sere di grande letteratura e musica per la ripartenza della vita artistica

MANTOVA Tre serate che lanciano un segnale ben preciso: la necessità di ripartenza per le attività artistiche, per il lavoro di quelle realtà che state messe in estrema difficoltà dall’assenza obbligata di pubblico e dalla chiusura dei luoghi di spettacolo, è un tema ampiamente sentito e condiviso anche dalla collettività degli spettatori. Il successo dell’iniziativa “Risonanze – rito collettivo dell’attesa” curata dal Circolo cinematografico Il cinema del carbone, realizzata in collaborazione con Oficina Ocm, diventa un messaggio di speranza per una quanto mai auspicata ripresa della vita artistica. In una piazza Sordello straordinariamente spettacolare grazie alle luci artistiche di Tommaso Rossi e all’amplificazione sonora elaborata da Marco Olivieri, la partecipazione di tante persone disposte in sicurezza, in piedi, sedute su uno sgabello portato da casa o un cuscino, rappresenta un gesto simbolico, collettivo che mostra la volontà di rompere l’isolamento imposto dall’emergenza sanitaria. Meritano pienamente l’apprezzamento del pubblico queste “Risonanze” anche per l’eccellente qualità delle performance proposte e per l’opportunità offerta di assistere a una preziosa sinergia tra teatro, letteratura e musica. Sono state occasioni di avvincente riscoperta di testi classici di sorprendente attualità, come quello dell’Orlando Furioso interpretato domenica sera, a conclusione del trittico di “Risonanze”, dall’attrice Federica Fracassi che, dal balcone di Palazzo Castiglioni, ha ripercorso i vari temi del poema dell’Ariosto. Dall’amore sfortunato per Angelica che fa perdere la ragione a Orlando al magico recupero del senno sulla luna, l’intensa e coinvolgente interpretazione di Federica Fracassi ha declinato un percorso ricco di suggestioni, evocate con grande pertinenza ed efficacia dagli interventi del violinista Filippo Lama. Brani di Bach, Vivaldi, Burber e opportune improvvisazioni hanno reso la narrazione particolarmente affascinante e avvincente, giustamente sottolineata da prolungati applausi. Analogo successo aveva salutato, la sera precedente, la bellissima interpretazione dei testi poetici di Emily Dickinson offerta da Sonia Bergamasco in dialogo con il clarinettista Aljaž Beguš. La favorevole accoglienza riservata dal pubblico per questa iniziativa ha offerto un’immediata conferma del valore e della forza comunicativa di queste tre serate di “Risonanze”: un’esperienza nuova per Mantova, ma che subito si è rivelata valida, integrata perfettamente con il pregio architettonico della città e di sicure prospettive future. (gmp)