Banca Cremasca e Mantovana: utile netto a 5,7 milioni

MANTOVA Nel 2020, malgrado il difficile contesto economico, i risultati conseguiti da Banca Cremasca e Mantovana sono più che soddisfacenti: l’utile netto raggiunge 5,7 milioni di euro, in crescita del 41% rispetto al 2019. Gli indici patrimoniali sono altrettanto rassicuranti: il cet 1 individuale si attesta al 16,17%, il total capital ratio al 17,38%.
L’Istituto amministra oltre 3 miliardi e mezzo di euro e conta 252 dipendenti, 35 filiali, 7.547 soci. La raccolta da clientela raggiunge 1,9 miliardi di euro. Nello specifico, la raccolta diretta, pari a 1,39 miliardi, ha visto un incremento del 4,5%. Anche la raccolta indiretta, pari a 586 milioni, ha registrato un aumento del 4,9% rispetto al 2019.
Gli impieghi a clientela superano il miliardo di euro, in aumento dello 0,7% rispetto al 2019. Nel 2020 la banca ha erogato mutui per 219 milioni, in aumento del 19% rispetto all’anno precedente. I mutui chirografari hanno registrato l’aumento maggiore:+51,6% pari a +92 milioni. L’incremento è principalmente dovuto al Decreto Liquidità, di cui hanno beneficiato diverse aziende. L’istituto ha inoltre concesso moratorie verso imprese per 192 milioni e verso famiglie per 32 milioni. Grande attenzione è rivolta alla qualità del credito: il rapporto fra crediti deteriorati e totale dei crediti verso clientela scende al 6,61%, di cui le sofferenze rappresentano il 3,55%, mentre le inadempienze probabili il 3,10%.
Positivo il dato riferito all’indice di copertura dei crediti deteriorati che si attesta al 59,22%, in rialzo rispetto al 48,78% dell’esercizio precedente, costituito da sofferenze al 68,32% e da inadempienze al 48,89%.
Grazie al risultato di gestione, i fondi propri della banca salgono a 139 milioni di euro.
Anche nel 2020 la Banca ha sostenuto il territorio donando 280.000 euro. Circa 120 mila euro sono stati destinati a interventi di solidarietà legati alla pandemia tramite erogazioni agli ospedali locali nonché ai medici di base dei territori cremasco e mantovano.
Per i vertici dell’Istituto, rappresentati dal Presidente Francesco Giroletti e dal Direttore Generale Giampaolo Roseghini, gli obbiettivi prefissati sono stati raggiunti anche grazie allo sforzo del personale dipendente che ha dimostrato grande professionalità, coesione e spirito di sacrificio, trovandosi ad operare in un contesto particolarmente difficile.