Pallavolo A3 – Fattori: “Gabbiano, stagione emozionante. Ora puntiamo a mete in estate impensabili”

Il presidente Fattori
Il presidente Fattori

Mantova Il Gabbiano continua a volare altissimo. Dopo undici partite mantiene l’imbattibilità nel suo primo campionato A3 Credem Banca. Primo posto certo, quota raggiunta di 32 punti contro i 27 di San Donà, seconda in classifica, quando manca ancora una giornata per completare l’andata. Gola e compagni, matematicamente primi e con il titolo di campione d’inverno già in tasca, potrebbero aumentare il vantaggio per Santo Stefano a Bologna, approfittando del turno di riposo dei veneti. Intanto già conquistato l’accesso alla Coppa Italia dove il 10 gennaio la squadra di Simone Serafini affronterà al PalaSguaitzer alle 20.30, nei quarti di finale, la quarta classificata a fine girone di andata, quindi una tra Savigliano, Acqui Terme (queste due martedì si sfidano) e Cus Cagliari. Sabato sera, dopo l’ennesima convincente vittoria con San Donà, il responsabile marketing Guido Ceccardi ha ospitato la squadra e gli sponsor all’Accademy delle Raccorderie Metalliche per la tradizionale cena di Natale. Scambio di regali, lotteria finale con il ricavato raccolto per Abeo e le parole del presidente Paolo Fattori, del main sponsor Andrea Dodi e di coach Simone Serafini hanno testimoniato l’entusiasmo di un gruppo unito e vincente nelle sue componenti, squadra, staff, società e sponsor. Con tanto di balli a concludere una serata di festa, ma anche di consapevolezza di quanto finora di buono è stato fatto. Il presidente Fattori si è preparato una lettera per la prima volta, coach Serafini ha definito i suoi giocatori commoventi, mentre Dodi ha sottolineato che un primo traguardo è stato raggiunto: la partecipazione alla Coppa Italia da primi in classifica. «Stiamo vivendo una stagione emozionante, che forse nessuno si aspettava – afferma Fattori – Prima del campionato dicevo che potevamo essere la squadra sorpresa del girone e non mi sono sbagliato. Non lo dicevo per scaramanzia, ma perché sapevo, e so, di avere a che fare con atleti intelligenti, persone educate che hanno coscienza dei propri limiti, ma anche capacità tecniche sconosciute a tanti fino ad oggi. E so anche di avere a che fare con uno staff tecnico competente che lavora duramente». Un pensiero a chi si occupa dei muscoli dei giocatori… «Un plauso anche a chi cura la parte atletica e fisioterapica, lasciando poco spazio all’improvvisazione». «Sono nato a Milano – prosegue – città del Teatro alla Scala e dove il 7 dicembre si è inaugurata, come ogni anno, la stagione teatrale con un’opera. Alla Scala sono stati 13 minuti di applausi, ma anche noi ci meritiamo almeno 30 secondi di applausi, che ci possano spingere verso traguardi soltanto quest’estate impensabili, ai quali però ora abbiamo il dovere di guardare». Avanti così quindi, Gabbiano.
Sergio Martini