Trame Sonore, Liza Ferschtman incanta alla Rotonda

MANTOVA “Qui ci stiamo abituando troppo bene!” Il primo dei tre “Round Midnight” alla Rotonda di San Lorenzo, tutti dedicati al sodalizio musicale e sentimentale Clara & Robert, giovedì ha avuto due straordinari protagonisti, la violinista Nurit Stark e, al pianoforte, Alexander Lonquich, a cui si deve un’interpretazione magistrale, di rara forza espressiva, di tre romanze di Clara Wieck e della Sonata n. 2 op. 121 di Robert Schumann.
Quanto mai opportuno, dunque, è apparso l’arguto commento del maestro Alessandro Maria Carnelli al termine del bellissimo concerto notturno, con il pubblico estasiato, premiato ulteriormente dall’elisir della buonanotte offerto dal Bar Caravatti. Era ancora nell’aria l’alone degli applausi di una giornata che aveva collezionato successi su successi, di presenze e di assoluta qualità. Gemma Bertagnolli con l’Ocm in Sala di Manto aveva deliziato il pubblico presentando “Le donne di Vivaldi”; il Dudok Quartet Amsterdam si era segnalato con un Beethoven brillante e vigoroso in Sala degli Specchi, passando poi il testimone all’applauditissima formazione con il pianista Herbert Schuch affiancato dal Trio Boccherini per un’esecuzione esemplare del Quartetto n. 1 op. 25 di Brahms. Con un’eredità così preziosa, il nuovo giorno si è mostrato da subito altrettanto generoso e attraente. Mentre gli esperti degli aspetti organizzativi si impegnavano nella tavola rotonda dedicata alle opportunità offerte dall’Art-Bonus, alla presenza del direttore generale del Mibact Onofrio Cutaia, nell’attiguo Cortile di Palazzo Castiglioni ci si godeva un interessante incontro, condotto da Luca Ciammarughi, con Salvatore Accardo, Laura Gorna e la loro piccola Irene, talento in erba. La giornata non poteva che proseguire sotto i migliori auspici: a mezzogiorno la Rotonda di San Lorenzo ha accolto una strepitosa Liza Ferschtman che ha conquistato il pubblico con un’esecuzione sontuosa della Partita n. 2 in re min. BWV 1004 di J. S. Bach. La prodigiosa violinista olandese si è poi confermata artista di assoluta caratura internazionale nel corso del concerto pomeridiano tenuto insieme a Jennifer Stumm, viola, Giovanni Gnocchi, violoncello, e Alexander Lonquich al pianoforte. Una formazione di assi che, affrontando l’impervia complessità del Quartetto n. 2 in la magg. op. 26 di Brahms – meraviglia! –, sono riusciti a produrre un risultato stratosferico entusiasmando il pubblico che gremiva il Teatro Bibiena. Un dato costante, fin qui, per Trame Sonore che conta affluenze notevolissime praticamente a tutti gli appuntamenti, con tanti musicisti, tra cui spesso un inossidabile Alfred Brendel, a seguire le performance dei loro colleghi, coinvolti nella speciale atmosfera del Mantova Chamber Music Festival. (gmp)