Castelbelforte, “Nonostante i colpi bassi in campagna elettorale, io sono ancora sindaco”

CASTELBELFORTE Quando alle 15.15 di lunedì si sono conosciuti i risultati delle elezioni amministrative di Castelbelforte, il sindaco uscente  Massimiliano Gazzani  è scoppiato in lacrime. Lacrime di gioia, ma soprattutto liberatorie. Perché la tensione accumulata da settimane di campagna elettorale e dalla percezione di non venire rieletto stavolta era tangibile nel pur esperto amministratore in quota Lega. Per la quarta volta (intervallata dal quinquennio 2009-2014 di  Graziella Bussolini, di cui è stato vice) Gazzani ha ottenuto la fiducia della comunità. Segno che il lavoro paga e che, come lo stesso Gazzani aveva scritto nella lettera distribuita alla popolazione «in questi anni penso di aver ricevuto almeno una telefonata da ogni concittadino per segnalazioni, sfoghi personali, richieste di consulenze o suggerimenti a vario titolo, e senza il timore di smentita posso assicurare di aver risposto e dato ascolto a tutti». Netta l’affermazione sullo sfidante  Marco Cavalca , 58,91% a 41,09%, che in termini di voti significa 1.091 voti contro 761. L’attenzione del primo cittadino, nei prossimi giorni, si sposterà sulla composizione della giunta che lo affiancherà nel governo del paese e sull’assegnazione delle deleghe ai consiglieri.
Gazzani, alla fine sono stati 330 i voti di differenze tra lei e il suo avversario (distacco più ampio dal dopoguerra), eppure ha ribadito che è stata la sfida più difficile tra quelle che ha affrontato.
«In effetti il risultato, soprattutto per le proporzioni, è stato straordinario. Ciò nonostante durante il periodo di campagna elettorale sono successe cose spiacevoli che mi hanno fatto male».
Non credo si riferisca soltanto ai suoi manifesti strappati?
«Quello è stato uno degli episodi. Ma cosa ancora peggiore è stato ricevere lettere anonime dove si prendevano di mira questioni familiari e lavorative, aspetti che dovrebbero sempre essere lasciati fuori dalla politica. Siamo inoltre venuti a conoscenza di metodi poco ortodossi per chiedere il voto. Ma alla fine ha vinto il nostro bilancio fatto di progetti e non pettegolezzi».
Tra le prime decisioni che prenderà c’è il completamento dei lavori avviati e far partire il nuovo programma elettorale. Dopodiché, come anticipato, si adopererà per la riqualificazione della strada provinciale 25 Castelbelforte-Roncolevà.
«E’ il momento di porre fine ai tanti incidenti stradali che avvengono lungo quell’arteria, ma in generale vogliamo migliorare la mobilità verso la contermine provincia di Verona in modo da poter beneficiare delle tante opportunità logistiche ed economiche da essa offerte».
Ha annunciato che questo sarà il suo ultimo mandato. Sicuro che non avrà ripensamenti?
«Stavolta no. Non mi presenterò più né come candidato sindaco né come consigliere. Oltre a realizzare i punti contenuti nel nostro programma, il mio l’impegno sarà concentrato alla formazione dei giovani qualificati e motivati della nostra lista così da poter preparare la nuova generazione di amministratori locali, garanzia per un futuro importante».
Questo non vuol dire che lascerà la politica. Quanto sono vere le indiscrezioni che la vorrebbero in pole per concorrere alla presidenza della Provincia il prossimo anno?
«Sono, appunto, indiscrezioni (sorride, ndr)».

Matteo Vincenzi