Canapa… non legale. Un arresto e una denuncia

ACQUANEGRA S/CHIESE Canapa “non legale” all’interno di un’azienda vivaistica in cui veniva coltivata anche canapa per uso legale: questo è quanto hanno scoperto i carabinieri nel corso di un’operazione condotta lunedì mattina a Acquanegra sul Chiese dai militari della Compagnia di Viadana, unitamente ai colleghi delle Stazioni di Acquanegra sul Chiese, Sabbioneta ed al personale dell’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura ed alle Foreste di Mantova. L’oerazione dei carabinieri, partita come semplice controllo, si è conclusa con l’arresto per un 30enne con l’accusa di detenzione a fini di spaccio e la denuncia a piede libero per il 39enne titolare dell’azienda, quest’ultimo con l’accusa semplice di detenzione; in tutto sono stati sequestrati quasi due chili di marijuana.
Come sempre accade in questi casi l’aspetto psicologico gioca un ruolo fondamentale: i carabinieri infatti, durante la delicata fase dei controlli avevano notato l’atteggiamento poco sereno della persona successivamente arrestata, che al momento si trovava in azienda come amico e collaboratore del titolare. Da un’accurata ispezione del veicolo di proprietà del 30enne, i militari rinvenivano un contenitore pieno di semi di canapa. Dopo il ritrovamento della sostanza, d’iniziativa, veniva effettuata la perquisizione nell’abitazione del giovane dove veniva rinvenuta altra marijuana, più precisamente un chilo di sostanza, oltre a denaro contante e all’attrezzatura normalmente usata per il confezionamento delle dosi. Per il collaboratore del titolare scattavano così le manette con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente ma i guai non erano finiti nemmeno per il proprietario dell’azienda: in seguito a una perquisizione nella casa di quest’ultimo, venivano rinvenuti circa 800 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana ed, oltre al deferimento in stato di libertà da parte di quest’Arma, il personale dell’E.r.a.f. di Mantova procedeva alla sospensione dell’autorizzazione vivaistica poiché la stessa operava in assenza dei requisiti fitosanitari minimi allo svolgimento dell’attività imprenditoriale. L’operazione dei carabinieri si inserisce in un più vasto contesto di attività volte a verificare il rispetto dei requisiti di legge per le aziende che coltivano canapa per scopi legali.