Cano, stop agli ingressi fuori dalle regole: “Basta agli accessi liberi”

MANTOVA – Un comunicato del consiglio d’amministrazione della Canottieri sancisce che, a fronte degli “inqualificabili episodi” occorsi nella serata di domenica, la Cano sospenderà “immediatamente” gli ingressi serali, sottinteso ai non-soci.
A determinare l’apertura della struttura sportiva-ricreativa era stato il drastico calo delle partecipazioni societarie, passate in un anno da 7.500 a 6.800. Un calo che aveva indotto la “Mincio” ad accettare presenze di terzi, su invito dei soci, con tariffario giornaliero di 30 euro e serale di 5. Ma qui è nato il problema.
Per i soci storici, tale provvedimento equivaleva a fare entrare proverbialmente “cani e porci”. Cosa che si è infatti verificata l’altra sera, quando la struttura ha visto, nella serata dedicata alla musica con dj, l’accesso indiscriminato di non-soci e non-invitati. Da qui l’alzata di scudi da parte degli esclusivisti, che hanno rilevato e denunciato comportamenti sopra le righe da parte dei terzi, ossia dei non soci.
A fronte delle numerose lamentele degli associati, la stessa società ha emesso un’ordinanza di chiusura serale ai non soci, con previsione di sanzioni disciplinari verso i soci inadempienti alle regole che sovrintendono alla gestione del chiosco-bar-ristorante della terrazza. Inoltre la società sta prendendo visione degli episodi non conformi registrati dalle telecamere interne, annunciando azioni all’autorità giudiziaria verso chiunque si sia reso passibile di azioni di carattere penale.
«Gente che scavalca le reti, soci che non accettano i vincoli, le linee guida della nostrra cooperativa, questo è inaccettabile – stigmatizza il presidente Gianni Mistrorigo –. Per noi è inaccettabile questa condotta che esce dalle linee guida, dietro l’allegra interpretazione sociologica del “poverini, hanno subìto ilcovid, e dunque apriamo”».
La chiusura serale della Cano è provvisoria, ma per il presidente Mistrorigo non è al momento defettibile. L’eccesso di persone non socie, o nemmeno invitate dai soci, non giustifica la necessità di portare alla quadratura i bilanci della storica società, sebbene questa istanza sia stata approvata in un’assemblea straordinaria e statutaria sin dal 2014, col fine di potenziare i ricavi. «Le regole sono regole», afferma il presidente Mistrorigo. Come dire che la momentanea apertura della struttura nelle ore serali non può confliggere con i desiderata dei soci che non mirano certo a fare della Cano una terra di conquista.