Prima il pranzo, poi il furto: operai nei guai per sei bottiglie di vino

MANTOVA Una volta i trasfertisti facevano rapine in banca. Ora invece rubano bottiglie di vino dai ristoranti. Un segno dei tempi che cambiano, dove determinati prodotti alimentari sembrano avere assunto un valore maggiore rispetto al denaro contante. È successo così che l’altro ieri tre operai di una ditta di installazione di impianti fotovoltaici sono finiti nei guai per avere rubato sei bottiglie di vino da una vetrinetta de L’Officina del Panino, un locale di Borgochiesanuova dove i tre avevano pranzato poco prima (il conto l’avrebbero pagato,  ndr). Un colpo da 300 euro in tutto che è costato loro una denuncia per furto aggravato. I tre avevano arraffato le bottiglie credendo di non essere visti, ma non avevano fatto i conti con le telecamere esterne del locale, tramite le quali la titolare era riuscita a leggere la targa del furgone con il quale i ladruncoli si erano allontanati. La donna chiamava la questura e nel frattempo chiedeva aiuto ad un cliente abituale che in quel momento si trovava a consumare il pasto. Quest’ultimo, con grande senso civico, si metteva alla ricerca del furgone nelle vicinanze del locale, riuscendo a localizzarlo proprio mentre arrivavano sul posto gli agenti di una Volante della questura, i quali subito fermavano il furgone, un Fiat Ducato di colore bianco con le insegne di una ditta di impianti fotovoltaici. Il conducente, conscio di essere stato beccato, consegnava spontaneamente agli agenti tre delle sei bottiglie di vino rubate poco prima, quindi aiutava i poliziotti a rintracciare i suoi due complici nonché colleghi che nel frattempo erano già rientrati in un hotel in via Cremona dove alloggiavano. Tutti e tre venivano condotti in questura per l’identificazione. T.A., 39enne di Ravenna, P.F., 47 anni, e B.L., 30 anni, questi due entrambi residenti nel Bresciano, venivano fotosegnalati e quindi denunciati a piede libero per il reato di furto aggravato. Le sei bottiglie di vino rubate venivano recuperate e riconsegnate alla titolare del locale. Pare che i tre ladri non abbiano nemmeno fatto in tempo a berne un goccio.