Due tentativi di furto: a vuoto il primo, a segno il secondo

VILLIMPENTA – Ci avevano già provato qualche giorno fa, ma erano incappati nell’auto della vigilanza privata che li aveva costretti alla fuga. Ma ieri notte, approfittando dell’allarme guasto, sono tornati. E questa volta l’esito è stato diverso. I “topi” sono riusciti ad entrare al Glamour Cafè di Villimpenta scardinando la finestra dietro il bancone, e dopo aver rovistato qua e là sono riusciti a trafugare circa mille euro, di cui 500 di monete che servivano per le slot machine elettroniche. A scoprire quanto avvenuto è stata la titolare, verso le 6.15, che ha subito allertato il 112. Nel giro di pochi minuti arrivava sul posto una pattuglia di carabinieri proveniente dalla stazione di Roncoferraro per il sopralluogo e per recepire la denuncia. Come anzidetto, è la seconda volta nell’ultima settimana che dei malviventi si aggirano per le vie centrali del paese. Nella prima circostanza due balordi con i cappucci calati sulla testa si erano trovati davanti una guardia giurata del posto intenta a perlustrare il territorio. Il vigilante proveniva da via Tione e con l’auto di servizio si stava dirigendo verso il centro paese. Arrivato in prossimità dello stop, aveva udito l’allarme del pubblico esercizio suonare e così si era fermato per verificare cosa stesse avvenendo. Una volta avvicinatosi al cancello che dà adito all’area estiva del bar, aveva notato due persone incappucciate e con qualcosa in mano, forse un arnese da scasso, tanto da fare ipotizzare al vigilante un tentativo di intrusione. I due però, resisi conto che si trattava di una vettura della vigilanza e con l’allarme che suonava all’impazzata, si erano dati alla fuga creando un certo trambusto. Il sopralluogo successivo della guardia aveva confermato segni di effrazione in due delle porte sul retro dell’ex ristorante “Lotus” – già “alla Posta” – che si trova nelle adiacenze del Glamour Cafè. Sempre ieri notte, intanto, un furto è andato a segno a pochi chilometri di distanza, precisamente a Pradelle di Gazzo Veronese. Con l’arrivo della primavera e i campi da curare e da sistemare sono tornati i anche i cosiddetti “ladri di campagna”, categoria alla quale con ogni probabilità appartengono i balordi che hanno fatto “visita” ad un deposito agricolo. All’appello mancano un trapano, un decespugliatore e alcuni martelli. In questo caso nessuno ha visto nulla.