Emergenza Covid a San Martino, la minoranza: “Il Comune deve fare di più”

SAN MARTINO – Crescita esponenziale dei positivi: troppi in percentuale secondo l’opposizione di San Martino dall’Argine che critica il Comune ritenendolo poco attento alle dinamiche del contagio. «Come minoranza consiliare sentiamo il dovere di far sentire ancora la nostra voce in questo momento difficile e delicato per la nostra comunita – si legge in una lettera che porta la firma del gruppo “San martino Unito” -. In questa ultima settimana la percentuale di positivi al Covid si è ulteriormente allargata tanto da raggiungere, alla volta di venerdì scorso, i 76 contagiati, il 4,06% della popolazione. Abbiamo più volte sollecitato l’amministrazione ad intervenire con una propria e chiara linea di condotta per i cittadini, cosa che al contrario abbiamo fatto noi sui social. Ci chiediamo ora se forse, quando abbiamo chiesto la sospensione di manifestazioni pubbliche, come la Fiera della Madonnina di settembre, non eravamo cosi incauti. A queste nostre considerazioni si aggiunge la questione della chiusura dei plessi scolastici dovuta alla positività da Covid di una addetta al refezione scolastica. Finalmente si è conosciuta una verita’ diversa da quella raccontata dai responsabili dell’Amministrazione – proseguono i consiglieri,  Roberta Salomoni, Idalgo Ziliani  e  Maria Cappetta  – Non vogliamo ripetere le precise osservazioni critiche di un gruppo di genitori, ma non possiamo nemmeno tacere su decisioni prese senza la minima condivisione con le famiglie direttamente interessate tantomeno con l’Ats, responsabile, con il sindaco, delle azioni di prevenzione e di intervento in ambito sanitario. Come minoranza abbiamo anche alcuni dubbi sulla gestione da parte del Comune dei servizi scolastici che rendiamo pubblici. Come la questione della mensa, visto che i bambini durante i pasti devono togliersi la mascherina, non sarebbe il caso di sospendere il servizio e optare, per recuperare le ore dei rientri pomeridiani, il sabato mattina? Vorremo poi sapere se, come accade in altre realtà, le aule vengono periodicamente sanificate. Infine la questione anziani. Ci chiediamo se non sarebbe il caso, visto l’età avanzata di moti, di diffondere un vademecum a tutti, con il quale vengono spiegate sinteticamente le norme dei protocolli sanitari? – hanno proseguito -. Ci rendiamo quanto sia difficile amministrare una comunità in questo tragico momento ed è per questo che è necessaria la massima trasparenza e il massimo rigore. Crediamo infine che la via maestra debba essere il coordinamento tra Amministrazione, Protezione Civile, Forze dell’Ordine, associazioni di volontariato, per arrivare in ogni ambito della popolazione, ma anche la necessaria rigorosita’ nel rispetto di tutte le normative sanitarie”.