Geasmin muore a 13 anni per una malattia rara ai polmoni

VILLIMPENTA –  Martedì pomeriggio aveva festeggiato in anticipo il compleanno (avrebbe compiuto 14 anni il prossimo 27 giugno) con alcune amichette e le compagne di scuola, quasi i genitori avvertissero il presagio di quanto sarebbe accaduto da lì a poche ore. Il tempo di scartare i regali, di chiedere a mamma e papà di mettere un po’ di musica, che nella notte il suo giovane cuore ha smesso di battere. Non ce l’ha fatta  Geasmin Marica Zimbru , la tredicenne di Villimpenta che dall’età di un anno stava combattendo contro una rara malattia ai polmoni. Un calvario che non dovrebbe toccare a nessuno, meno che meno ad una creatura così giovane e con l’intera vita davanti. Tante le espressioni di cordoglio giunte in queste ore alla mamma  Maria , al papà  Vasile  e alla sorellina  Gloria,  che con amore hanno accudito Geasmin fino a pochi istanti prima che spiccasse il volo verso il cielo. Ad abbracciarli ed asciugarli le lacrime ieri c’erano anche i medici e gli infermieri dell’ospedale di Padova che avevano in cura la figlia. Ma in questo momento non ci sono parole o gesti che possano alleviare un simile dolore. Nonostante quattro anni fa si fosse sottoposta a trapianto di polmone, negli ultimi mesi le sue condizioni si erano aggravate. Una situazione insostenibile sia per Geasmin, sia per i genitori. Troppi i patimenti, le sofferenze, le corse all’ospedale. Ma nonostante ciò tutti speravano in quel miracolo che purtroppo non è arrivato. In settembre avrebbe iniziato a frequentare la terza media. Ma quel banco resterà vuoto. Su di esso le compagne di classe e le insegnanti poseranno una rosa in suo ricordo. Tuttavia questa ragazzina così sfortunata, dai grandi occhi chiari e dal viso angelico, è più presente che mai nel pensiero e nel cuore di tutti, che l’abbiano conosciuta o meno. I funerali avranno luogo venerdì mattina, alle ore 10, nella chiesa San Michele Arcangelo di Villimpenta, ove Geasmin giungerà dalle camere mortuarie dell’ospedale Carlo Poma di Mantova.

MATTEO VINCENZI