GOVERNOLO (Roncoferraro) – Una serata densa di emozioni e di ricordi, di applausi intrisi di sincera riconoscenza e nostalgia. Può sintetizzarsi così la cerimonia d’intitolazione della nuova area feste di Governolo a William Negri, indimenticato portiere di Mantova e Bologna scomparso nel 2020, su iniziativa dell’Amministrazione comunale di Roncoferraro e con l’avvallo dell’Us Governolese e dell’associazioni Governolo Eventi. Allo scoprimento della targa, che ha coinciso con l’apertura della Sagra di Sant’Agostino, erano presenti la moglie Vanna, i figli Alessandro, Roberta e Mattia, i nipoti e i pronipoti, oltre naturalmente alle autorità comunali capeggiate dal sindaco Sergio Rossi e da tutti gli assessori. Conosciuto come “Carburo”, perché da ragazzino aiutava il padre nella gestione della pompa di benzina di famiglia, capisce subito che la sua passione è il calcio. Arrivato al Mantova dalla Governolese nell’estate del 1955, conquista da subito la fiducia di Edmondo Fabbri e il posto da titolare nella formazione biancorossa. Sarà proprio Negri una delle colonne del Piccolo Brasile capace di scalare le categorie sino alla Serie A. Con il breve intermezzo al Palermo (va in Sicilia per svolgere il servizio militare), nel 1958, Negri rimane biancorosso sino alla stagione 1962/1963 per un totale di 210 presenze nel Mantova. Da lui è scritta la pagina più importante della storia del Mantova nella Nazionale italiana. Negri è il titolare dell’undici azzurro che l’11 novembre del 1962 espugna il Prater di Vienna battendo l’Austria a domicilio dopo un digiuno di 27 anni. E grazie ad una prestazione sontuosa tra i pali, viene ribattezzato “l’eroe del Prater”. Alla guida di quella nazionale c’era – guarda caso – Edmondo Fabbri. Nel 1963 lascia il Mantova per passare al Bologna e con i rossoblù Negri vinse al primo colpo lo scudetto, battendo l’Inter di Herrera nello spareggio di Roma.
Matteo Vincenzi