La Bigolada? In piazza Castello, e solo d’asporto

CASTEL D’ARIO –  Com’era ipotizzabile, anche per quest’anno la Bigolada non si svolgerà sulla pubblica piazza. Sebbene i medici abbiano confermato che la pandemia da Covid appaia vicina alla fase conclusiva – tesi supportata dalla discesa dei contagi e dalla campagna vaccinale che ha raggiunto l’87% di terze dosi – il rischio di organizzare la grande manifestazione popolare del Mercoledì delle Ceneri secondo i canoni storici avrebbe comportato un rischio ancora troppo alto in termini di assembramenti e quindi di possibili contagi.
Tuttavia la Pro loco non s’è persa d’animo e per mantenere viva la tradizione ultrasecolare si è ingegnata con una soluzione che saprà sicuramente soddisfare gli appetiti di cittadini e visitatori desiderosi di tornare alla normalità assaggiando un piatto di bìgoi e sardèle all’aperto.
«Allestire una kermesse come la Bigolada prevede una programmazione, anche burocratica, di mesi, perciò diventava assai difficoltoso, e forse un tantino azzardato, considerando che i miglioramenti sensibili della situazione epidemiologica si sono visti solo nelle ultime due settimane, pensare di riproporla nel consueto e tradizionale format», ha spiegato il presidente della Pro loco Paolo Soave.
Ma la parola “rimpianto” non è contemplata in casa dell’associazione, che dopo aver ottenuto i vari permessi si è attivata a tempo di record per organizzare un’edizione sui generis in programma mercoledì 2 marzo dalle 11 alle 18.30. «Sarà una Bigolada d’asporto, ma differente dal 2021 – specifica Soave -. I bigoli verranno cucinati nell’area feste, di fronte alla Torre della fame, che potrà essere raggiunta sia dai cittadini a piedi, sia dalle auto a cui i nostri volontari consegneranno le razioni richieste. Chi sceglierà la formula del drive in dovrà entrare da corso della Libertà, percorrere lo stradello che affianca le mura del castello e raggiungere la zona cucine-distribuzione per poi uscire da via XX Settembre. I nostri volontari presiederanno gli ingressi d’accesso all’area feste per fornire ogni indicazione utile ed evitare assembramenti».
Sempre i volontari si adopereranno per le consegne a domicilio in paese, ovviamente previa prenotazione. Tra le iniziative collaterali c’è la mostra fotografica sulla storia della manifestazione allestita dagli Amici del Castello presso il teatro Casa del Popolo.
Eppure c’è un precedente storico. Il 12 febbraio 1975 piazza Garibaldi è impraticabile perché si stanno costruendo le nuove fognature. Pressoché inevitabile il forzato spostamento, nell’area vicina alla cabina dell’Enel, con alle spalle la Torre della Fame. Il tavolo della distribuzione sarà collocato in fregio alla strada che fiancheggia il vallo del castello. Una soluzione sperimentale, che probabilmente nessuno pensava che quarantasette anni più tardi sarebbe stata rispolverata.

Matteo Vincenzi