Moria di negozi, i Comuni dell’hinterland corrono ai ripari

HINTERLAND – Che la situazione sia difficile per tutti è fuori discussione. Ma ridurre la moria di botteghe di vicinato e piccole attività commerciali – come una certa parte politica si ostina a fare, forse per “lavarsi” la coscienza – ai tempi che cambiano o allo scoppio della pandemia è quanto di più fasullo e ipocrita. Il problema risale ad almeno una quindicina di anni fa e ha varie concause: il proliferare come funghi di centri commerciali, gli strascichi della crisi iniziata nel 2008 che ancora persistono, le liberalizzazioni di Bersani prima e di Monti poi e la concorrenza “sleale” (e praticamente esentasse) dei colossi dell’e-commerce. Il risultato è desolatamente intuibile: paesi ormai ridotti a semi-dormitori, privi di servizi e meno sicuri. Non va troppo meglio nelle città, e Mantova, strozzata da ztl e mancanza di parcheggi, ne è purtroppo l’esempio tangibile. Ecco che allora si cerca di chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati. Esaurito il lungo preambolo, c’è un’iniziativa che merita il plauso generale. Ad ottobre prenderà il via il “Mercato nelle frazioni”, progetto sperimentale della durata di un anno che coinvolgerà i Comuni di Porto Mantovano, San Giorgio Bigarello, Mantova, Roncoferraro e Roverbella, oltre alla Camera di Commercio, e che porterà il commercio ambulante nelle frazioni rimaste sprovviste di negozi. L’obiettivo è quello di fornire un servizio alla cittadinanza, soprattutto quella più anziana, che non dispone di negozi di vicinato. Una situazione preoccupante, per troppi anni ignorata dalla politica e dalle istituzioni, e che ora rischia di diventare irreversibile. Nelle prossime settimane si aprirà un bando, del valore di 10mila euro suddivisi tra Camera di commercio (2.700 euro) e Comuni (2.300 euro) con il quale offrire un rimborso agli ambulanti alimentari e non alimentari che si impegneranno a essere presenti a turno nelle frazioni individuate. Le amministrazioni, inoltre, per agevolare agli ambulanti, garantiranno l’esenzione dal pagamento della Tosap, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Il mercato, come detto, farà tappa in diverse frazioni e località: Spinosa di Porto Mantovano, Pellaloco e Canedole di Roverbella, Villa Garibaldi, Garolda, Nosedole e Castelletto Borgo di Roncoferraro. «Un’iniziativa che va sicuramente elogiata, in quanto va a tamponare una carenza di servizi e al tempo stesso supporta il lavoro dei nostri ambulanti – commenta il consigliere regionale della Lega,  Alessandra Cappellari  -. Resta tuttavia il problema dell’ecatombe di negozi, quello che per vent’anni la sinistra ha negato. Per questo la Lega si sta muovendo per rimuovere gli ostacoli posti dalla burocrazia, ridurre il costo del lavoro, promuovere gli investimenti e pretendere che i colossi dell’e-commerce e del web paghino tasse congrue al volume d’affari che producono».

Matteo Vincenzi