Ponte di Villagrossa, tra Castel d’Ario e Villimpenta, s’intravede finalmente la “luce”

ponte villagrossa
Ponte Villagrossa

CASTEL D’ARIO / VILLIMPENTA – Sarà l’ultimo inverno di disagi per i residenti di Villagrossa. Disagi dovuti al perdurare della chiusura del ponticello sul canale Molinella che collega i territori di Castel d’Ario e Villimpenta passando per Pradello, dopo che nel 2019 era stato dichiarato “pericolante” e quindi non più idoneo a supportare il passaggio di vetture e mezzi agricoli. Ma che salvo nuovi inghippi dovrebbe riaprire entro il gennaio del 2023. In questi giorni è stata sistemata l’armatura con le travi di ferro e la prossima settimana sarà gettata la soletta in cemento, dopodiché ci sarà da attendere i tempi tecnici di consolidamento del calcestruzzo. Una vicenda che ha dell’inverosimile, a conferma di quanto la farraginosità della macchina burocratico-amministrativa del nostro Paese spesso faccia a pugni con la logica e il buon senso. E il caso di cui torniamo ad occuparsi è paradigmatico. «Se poi ci sono dimezzo le Soprintendenze, si salvi chi può». Quella che può sembrare una battuta è l’ennesimo sfogo dei residenti di Villagrossa, che ovviamente sono i più penalizzati, ma anche degli abitanti del circondario, che si sono rivolti al nostro giornale per denunciare la situazione che stanno vivendo: «Tre anni e mezzo per sistemare un ponticello di sì e no dieci metri sono qualcosa di inconcepibile». In effetti, lo sono. Ma basti pensare che solo per ottenere il nullaosta del progetto da parte della Soprintendenza ai beni architettonici, i due Comuni (che avevano speso 10.000 ciascuno per effettuare un’indagine geologica e strutturale del ponte, ndr) hanno dovuto attendere diversi mesi. Si tenga poi conto che i lavori per ripristinare il manufatto di via Fossa devono essere necessariamente eseguiti durante il periodo invernale quando le acque del canale non servono per l’irrigazione dei campi. Non bastasse, la revisione dei prezzi ha fatto aumentare di un 20-30% il costo dei materiali e questo significa che a conti fatti l’opera verrà a costare circa 250mila euro, di cui 80mila finanziati dalla Regione Lombardia. Nel 2020, a distanza di un anno dalla chiusura, gli abitanti avevano inviato una lettera ai sindaci di Castel d’Ario e Villimpenta, sottoscritta da una novantina di residenti soprattutto in località Gazzuolo, Sposetta, Villagrossa e Pradello per denunciare i disagi quotidiani che stavano – e stanno – vivendo per gli spostamenti verso Castel d’Ario, Villimpenta e comuni limitrofi per motivi di lavoro. I primi per raggiungere Villimpenta devono percorrere la deviazione su Roncoferraro (8 km in più) mentre i secondi per recarsi al lavoro nella zona artigianale di Castel d’Ario devono deviare per Villimpenta-Roncoferraro oppure per Villimpenta-Bonferraro allungando il percorso di diversi chilometri con perdita di tempo e maggior consumo di benzina. Ancora un paio di mesi e quest’“agonia” finirà, quando il ritorno alla normalità sarà definitivo.

Matteo Vincenzi