OLTREPO’ MANTOVANO Il passaggio tecnico può risultare complesso ma se si arriverà all’approvazione definitiva libererebbe ulteriori risorse per la ricostruzione pubblica post sisma 2012 nel Mantovano: in uno degli emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle al decreto Milleproroghe e ieri ammessi all’eventuale approvazione finale, è contenuta infatti la proposta di togliere il vincolo di spesa stabilito dalla legge di stabilità del 2016 su 70 milioni che, a quel punto, si legge nella relazione illustrativa dell’emendamento «garantirebbero al Commissario Delegato la possibilità di indirizzare le risorse verso tutte le tipologie di intervento della ricostruzione post-sisma previste dal decreto legge 74 del 2012». Sempre nella relazione illustrativa si spiega che la richiesta di togliere il vincolo di spesa nasce dalla considerazione che, a quasi otto anni dal terremoto, «la proiezione di spesa per la ricostruzione privata e pubblica va delineandosi con maggiore chiarezza, evidenziando un maggior onere per il completamento degli interventi pubblici a fronte di una sostanziale riduzione di quella privata, ormai avviata verso le fasi finali».
Ovviamente la proposta del Movimento 5 Stelle è stata per ora solo ammessa, e quindi occorrerà attendere almeno una settimana per capire se arriverà la sospirata approvazione e quindi la piena operatività degli emendamenti anche se, in casa pentastellata, si respira un certo ottimismo: «Attendiamo l’approvazione definitiva, per la quale siamo convinti ci siano buone probabilitá, visto che le coperture ci sono – ci ha detto il parlamentare mantovano del M5S Alberto Zolezzi – Questo indica ancora una volta, l’attenzione del Movimento 5 Stelle per il territorio e per le richieste pervenute dai Sindaci. Mi preme comunque sottolineare anche come, su questo tema, vi sia un impegno trasversale di tutte le forze politiche».
La proposta del Movimento 5 Stelle non è comunque la sola che è stata ammessa a votazione per l’inserimento nel Milleproroghe: oltre alla proroga dello stato di emergenza vi sono anche la proroga della facoltà assunzionali di personale aggiuntivo e la garanzia di poter continuare a garantire il pagamento degli straordinari alla quota di personale degli Enti locali impegnato nelle attività inerenti alla ricostruzione post-sisma.
Non solo, tra gli emendamenti ammessi vi è anche la richiesta di allineare, per tutte e tre le regioni colpite dal sisma 2012 (Emilia, Lombardia e Veneto) la possibilità, per i privati proprietari di immobili resi inagibili dal terremoto, di non versare l’Imposta Municipale Unica per detti edifici e di rifondere i Comuni del mancato introito tramite fondi statali.