Soave: semaforo ko da mesi, la Lega sollecita interventi

PORTO MANTOVANO Il semaforo di Soave, già in passato oggetto di polemiche per il suo malfunzionamento, continua a dare problemi e a sollevare le proteste dei cittadini. Una situazione di disagio e pericolo denunciata dal gruppo consiliare della Lega, che ha subito protocollato una mozione per chiedere al sindaco e alla giunta di impegnarsi «per installare un semaforo intelligente a presenza in grado di multare chi non rispetta le regole del codice della strada». L’impianto semaforico si trova in corrispondenza dell’incrocio tra strada Diversivo Mincio e via Sant’Isidoro, ma da tempo è inefficiente e per questo i residenti sono tornati a sollecitare un intervento tempestivo da parte del Comune per sistemare i guasti tecnici che lo rendono inutilizzabile. «Un incrocio – rileva il consigliere in quota Lega Andrea Bindini – dove negli anni si sono registrati diversi incidenti, di cui alcuni mortali, in virtù dei quali si era giustamente deciso di posizionare un semaforo che regolasse il traffico e scongiurasse altre tragedie. Mi duole tuttavia ricordare che l’impianto non ha praticamente mai funzionato, creando a sua volta pericoli alla circolazione. Nelle giornate umide e piovose, ad esempio, rimaneva lampeggiante o addirittura spento. Tenendo poi presente che lo stesso semaforo regola il transito su un ponte dove può passare al massimo un automezzo e che tale manufatto è usato anche da trattori di passaggio verso la campagna, ha del clamoroso che si trovi ancora in quello stato». Ad attraversare l’incrocio, oltre alle automobili, sono soprattutto i mezzi agricoli per lo spandimento dei liquami e per il trasporto del ceroso. «Tenuto conto che continuo a ricevere segnalazioni sul passaggio irregolare con semaforo rosso di automezzi vari (cosa che ho potuto appurare con i miei occhi portandomi sul posto, ndr) e che quel tratto è sprovvisto di lampeggianti da cantiere per segnalare la situazione di pericolosità, credo sia opportuno che l’amministrazione non perda ulteriore tempo e si decida a collocare un “rosso stop” ai fini di garantire l’incolumità dei cittadini e degli stessi automobilisti.