Basket A2 f – San Giorgio, un colpo tira l’altro: ecco la play Marida Orazzo

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San Giorgio Un colpo tira l’altro per il MantovAgricoltura San Giorgio, che ha pescato ancora nella Dinamo Sassari per rinforzare la squadra in vista della prossima stagione in A2 che, a questo punto, si profila essere assai intrigante. Dopo l’annunciato arrivo di Veronica Dell’Olio, ala grande classe 1993, la società mantovana ha ufficializzato ieri l’ingaggio di Marida Orazzo, play/guardia 28enne: entrambe, come detto, hanno giocato l’ultima stagione in A1 in Sardegna. Nata a Vico Equense (Napoli), Marida ha mosso i primi passi sul campo da gioco proprio sul parquet napoletano disputando tutta la trafila delle giovanili a Napoli con cui ha vinto uno scudetto giovanile e una Coppa Campioni a Mosca. A 18 anni si è trasferita a Battipaglia riuscendo ad agguantare con la formazione pugliese la massima serie, viaggiando con delle percentuali da protagonista con 12.5 punti in media e il 41% dall’arco. Il suo percorso è continuato con le esperienze a Lucca e il biennio a Broni, mentre nella stagione uscente con la casacca della Dinamo Sassari ha disputato anche la competizione europea Eurocup.
E’ un biglietto da visita di indubbio spessore cestistico quello che Orazzo presenta aggregandosi alla squadra sangiorgina in fase di costruzione, affidata alla guida tecnica dei coach Purrone e Logallo. Della quale faranno parte le confermate Florencia Llorente (pivot), Sofia Bottazzi (guardia) e Giulia Togliani (playmaker).
Marida ha deciso di sposare la causa del MantovAgricoltura e si presenta così ai suoi nuovi tifosi. «Il progetto di San Giorgio mi ha da subito colpita – spiega – mi sembra un ambiente molto sano, sportivamente parlando, in cui è bello giocare e credo che questo aspetto sia un valore aggiunto per noi giocatrici».
La playmaker ha dato uno sguardo alla stagione appena conclusa provando a gettare un’occhiata anche a quella entrante, che la vedrà protagonista in biancorosso. «L’anno scorso la squadra ha fatto molto bene e spero davvero che riusciremo a fare almeno altrettanto, divertendo e appassionando il nostro pubblico. Penso che la squadra sia competitiva, aldilà di porsi obiettivi, possiamo fare veramente bene».