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#GiornataMondialeAlimentazione è l’hashtag ufficiale dell’iniziativa che, ogni anno, il 16 ottobre ricorda l’anniversario della data di fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, comunemente conosciuta come FAO, istituita – pochi giorni prima della nascita dell’Onu stessa – con la firma di quarantadue paesi a Québec, in Canada, nel 1945. Il loro obiettivo era quello di agire contro la fame e la malnutrizione e di occuparsi del sistema alimentare globale. Quest’anno la Giornata mondiale dell’alimentazione coincide quindi con il 75° anniversario della creazione della FAO.
La ricorrenza è una delle più note tra le Giornate internazionali indette dalle Nazioni Unite con moltissime iniziative promosse ogni anno in oltre 150 paesi nel mondo. Il tema della sicurezza alimentare è inoltre strettamente connesso a quello del cambiamento climatico. Un numero crescente di agricoltori, pescatori e allevatori stanno infatti subendo gravi perdite causate da temperature sempre più elevate e da una frequenza maggiore di disastri naturali. Tutto ciò a fronte della costante crescita della popolazione mondiale. Si prevede che entro il 2050 raggiungeremo i 9,6 miliardi e per soddisfare la domanda alimentare globale saranno necessari sistemi agricoli e alimentari in grado di adattarsi agli effetti negativi del cambiamento climatico: più resistenti, efficienti e sostenibili.
Lanciando il tema “Coltivare, nutrire, preservare. Insieme. Le nostre azioni sono il nostro futuro”, la Giornata mondiale dell’alimentazione 2020 intende sollecitare la creazione di sistemi agroalimentari più resilienti e solidi e la diffusione di uno spirito di solidarietà globale, entrambe iniziative vitali per risollevarsi dalla crisi e avviare una ricostruzione efficace.
Fondamentali sono le tecnologie digitali necessarie per trasformare il modo in cui il cibo viene prodotto, trasformato, commercializzato e consumato e per realizzare sistemi alimentari più efficaci. La digitalizzazione, però, è una realtà ben lontana per oltre 3 miliardi di persone in tutto il mondo che non hanno accesso a internet e di cui la maggior parte vive in zone rurali e remote. Le nuove tecnologie prevedono infatti cambiamenti rivoluzionari per i piccoli agricoltori come le immagini satellitari, il telerilevamento, le applicazioni mobili e blockchain che possono potenzialmente ottimizzare le filiere alimentari, aumentare l’accesso ad alimenti nutrienti, ridurre le perdite e gli sprechi alimentari, migliorare la gestione delle risorse idriche, combattere malattie e parassiti, monitorare le foreste o preparare gli agricoltori ad affrontare le calamità. “La pandemia Covid-19 ha evidenziato con estrema chiarezza che la nostra missione è tanto rilevante quanto lo era nel 1945, quando l’Organizzazione è stata posta in essere”, ha dichiarato QU Dongyu, direttore generale della FAO, “I cataclismi suscitano un rinnovamento. La pandemia ha ricordato a tutti che la sicurezza alimentare e un’alimentazione nutriente sono fondamentali per chiunque. Ecco perché oggi la FAO sta iniziando un nuovo capitolo della sua storia ispirata da una nuova visione. Ciò di cui abbiamo bisogno ora come ora è un’azione intelligente e sistemica per portare il cibo a coloro che ne hanno bisogno e, in generale, per migliorare la qualità del cibo per coloro che ne hanno. Un’azione per impedire che i prodotti della terra marciscano nei campi per mancanza di efficienti catene di approvvigionamento. Un’azione per ottimizzare l’impiego degli strumenti digitali e dell’intelligenza artificiale, così da prevedere le minacce ai raccolti, far scattare automaticamente l’assicurazione sui raccolti e abbattere i rischi climatici. Un’azione per salvare la biodiversità da un’inesorabile erosione. Un’azione per trasformare le città nelle fattorie del futuro. Un’azione di governo per mettere a punto politiche che facilitino l’accesso a regimi alimentari sani”. L’assegnazione del Premio Nobel per la Pace al WPF, l’agenzia sorella della FAO, a una settimana dalla Giornata mondiale dell’alimentazione è un segnale forte dell’importanza globale di questi aspetti.