Fine settimana soleggiato e mite ma con l’incognita della nebbia.

MANTOVA Un po’ di alta pressione assicurerà tempo stabile e soleggiato ma con l’incognita della nebbia nelle ore notturne e del primo mattino. Latitano per ora le prime irruzioni di aria realmente fredda dalle latitudini settentrionali, nella cornice di un novembre primaverile che sembra voler proseguire su questa falsa riga anche nella terza decade del mese.
Il maltempo concederà una tregua anche all’Italia meridionale, piegata ormai da settimane da continui episodi di maltempo che traggono la loro forza soprattutto dall’energia sprigionata da mari ancora una volta troppo caldi. Al nord Italia, invece, è andata tutto sommato bene. Abbiamo evitato in pratica situazioni di grande rischio idrogeologico come quelle che nel 2018 hanno dato vita alla depressione Vaia o come quelle che in precedenza hanno generato disastrosi eventi alluvionali: è il caso del novembre 2010, ma anche del 2000 e del 1994.
L’anticiclone delle Azzorre si espanderà rapidamente su buona parte dell’Europa assicurando tempo migliore, quasi sempre soleggiato e tutto sommato molto mite, soprattutto in quota. Il tempo di oggi sarà quindi molto simile a quello di ieri: cielo sereno o poco nuvoloso con temperature gradevoli, attorno ai 15 gradi nel pomeriggio. Farà però più freddo durante la notte ed il primo mattino grazie al maggior irraggiamento notturno: nelle zone di campagna, sabato e domenica mattina il termometro si avvicinerà allo zero aumentando il rischio di qualche banco nebbia. Proprio la nebbia, come spesso accade in questo periodo dell’anno, sarà l’elemento meteo dominante delle ore notturne, soprattutto a partire da domenica, quando il sole ripoterà però il termometro attorno ai 13 gradi nelle ore del pomeriggio.
Il bel tempo non avrà tuttavia lunga durata. Già lunedì è atteso un nuovo peggioramento causato da un’irruzione fredda diretta verso la penisola iberica. Martedì subiremo quindi gli effetti di un nuovo assalto perturbato che ripoterà piogge estese (e stavolta neve in quota) anche sull’Italia settentrionale. Una volta transitata la perturbazione, l’aria fredda si sposterà verso l’Italia producendo un certo calo della temperatura, che avrà quindi modo di rientrare sui livelli medi stagionali.
Ad oggi, infatti, le temperature notturne non sono mai scese al di sotto dello zero. Nella maggior parte dei mesi di novembre degli ultimi trent’anni questo valore è stato raggiunto invece nella prima parte del mese nei tre quarti dei casi.
La temperatura minima registrata fino ad oggi è stata di 2 gradi, ma sono soprattutto le massime a rimanere su valori decisamente miti, fino ad oggi mai inferiori ai 13 gradi, quando giornate con massime sotto i 10° dovrebbero già essere la regola. L’attuale novembre ha quindi notevoli possibilità di risultare uno dei più miti degli ultimi cinquant’anni.
Anche la nebbia è decisamente scomparsa. Nel mese attuale, il secondo mediamente più nebbioso dell’anno dopo dicembre, il fenomeno ha fatto la sua comparsa solo due volte.
Alessandro Azzoni