Le vacanze di settembre

18 A22

MANTOVA Il bello di fare un cosa quando tutti gli altri (o quasi) l’hanno già fatta e stanno altrove. Il bello delle vacanze a settembre. Vedo un amico con gli occhi contenti e mi confida: sto partendo per la Puglia, Santa Maria di Leuca, un sogno, un altro Salento rispetto a quello di luglio e agosto. Non v’è dubbio. Ha ragione ad avere gli occhi contenti.

Il Salento nel cuore di settembre è una miniera di sorprese e di gioie improvvise. L’ho provato anche io anni fa. Sei totalmente in vacanza senza i problemi e i contrattempi dell’alta stagione, sei globalmente in vacanza senza code e senza ansia. E con quei colori più teneri, più delicati, più rispettosi che portano benessere alla pelle e al cuore.

Belle le vacanze di settembre per chi può. Per chi non ha turni di lavoro o di scuola per chi non ha impegni di sessioni e di riunioni, per chi non ha fabbriche da mandare avanti e voli da prendere per vendere pallet di merci.  Dicono che questi sono i giorni di una coda d’estate. Godiamoceli. Viva le vacanze a settembre. Incontro una collega col sorriso sornione e domando: tutto bene le ferie? E lei: . “Ah sì -mi risponde- lunedì vado alle Eolie”.

Lampo di  sana invidia. Cosa saranno con il dolce sole di settembre i panorami di Lipari e Vulcano, di Salina e Panarea, di Stromboli e Filicudi?! Ricordo quel clima di fine estate e di turismo essenziale dalla parti di Lido Marini tra quei paradisi nostrani che si chiamano Pescoluse e Maldive del Salento Torre Pali e masserie da sogno quando trovi spiagge immense per con poche persone, ristoranti a tua disposizione, niente code al supermercato e la rotonda per il lido ormai deserta.

Certo devi fare i conti con una giornata di luce un po’ più corta,  devi fare i conti con i servizi in riduzione, devi calcolare che alle sei del pomeriggio del 16 settembre non sono le sei del pomeriggio del 10 agosto, ma la sensazione di pace turistica e olistica che pervade queste giornate di settembre non ha paragoni e non ha prezzo. Compresi i ricordi degli svolazzanti aquiloni.

Quell’estate che scorre rapida tra feste e ingorghi sino a fine agosto diventa un’estate placida e sorniona nelle settimane di settembre rubate all’autunno incipiente. Ma lì sono il sole e la temperatore che fanno tutto.

Ti possono far cambiare programmi e attese, voglie e  scelte. Ricordo che una famiglia aveva prenotato sino al 10 settembre ma visto che continuava l’estate e dopo aver controllato -per quel che serve le previsioni-  ha confermato l’appartamento sino al 20 del mese, alle soglie dell’autunno formale.

Perché il sole e il mare di settembre sono più gentili, sono più umani. La sabbia è quasi più fine, gli ombrelloni quasi non servono più. E insorge quel malcelato senso di privilegio di stare a risposare e a villeggiare quando tutto il resto del mondo è a lavorare, a litigare, a correre e a districarsi tra una scadenza e l’altra.

Un’esperienza bella fare vacanza in settembre che vale per il Salento perché il Salento è sempre il Salento, come San Remo è sempre San Remo. Ma vale anche per Viareggio e la Versilia,  vale per il Lago di Garda come per la spiaggia ligure di Boccadasse, dove anche le mareggiate sembrano adeguarsi alla mitezza del nuovo mese. Ma vale anche per Jesolo e Grottammare, per Tropea e Santa Severa, per Miramare di Rimini come per Marina di Bibbona.  Val anche per una gita alle Grazie, Santuario della Madonna in comune mantovano di Curtatone, dove l’afa del mese di agosto lascia spazio e  tempo ad una passeggiata in riva al lago Superiore pensando ai miracoli,  al coccodrillo e pure ai caplass, i fior di loto. Con la mitezza di settembre sulla pelle.

Fabrizio Binacchi