Mantova L’inverno ingrana la marcia giusta. Negli ultimi quattro giorni l’ingresso di correnti fredde continentali dalla Russia ha fatto scendere le temperature di circa 9/10 gradi nei valori minimi e di 6/7 nei valori massimi, allineando i valori con le medie stagionali dopo una prima decade di novembre mai tanto tiepida, per lo meno dagli anni ’40 ad oggi.
L’ingresso freddo ha posto anche le basi per un peggioramento che si manifesterà domani con piogge diffuse e neve a bassa quota in Piemonte e Lombardia occidentale. Da oggi pomeriggio saremo raggiunti infatti da un vortice ciclonico che dalla Spagna si sposterà verso l’Italia arricchito dalle correnti fredde giunte nei giorni scorsi nel Mediterraneo. Già oggi il tempo tenderà a peggiorare: l’eventuale sole della mattinata di oggi sarà presto oscurato dalle nubi che nel pomeriggio annunceranno il peggioramento previsto. Le temperature risulteranno quindi anche più basse di quelle di ieri, con valori massimi per la prima volta sotto i 10 gradi.
Le prime piogge, in verità molto deboli, inizieranno in tarda serata per proseguire nella notte e nella mattinata di domani. Le basse temperature previste, attorno ai 5 gradi in pianura, porteranno la prima neve sui monti veronesi oltre i mille metri di quota, con accumuli di almeno 10 centimetri attorno ai 1.500. Nella Valpadana occidentale la neve cadrà a tratti anche in pianura fino al piacentino.
Nel pomeriggio le precipitazioni cesseranno ma farà piuttosto freddo con massime sui 7/8 gadi.
Mercoledì l’episodio invernale si sarà concluso: l’allontanamento del vortice freddo verso la Francia aprirà momentaneamente le porte ad aria più mite in arrivo da ovest. Si prevedono quindi ampie schiarite con temperature diurne attorno ai 10 gradi. Nella mattinata di giovedì potrebbe tornare anche un po’ di nebbia e durante il giorno il cielo rimarrà nettamente più nuvoloso sebbene in un contesto di temperature tutto sommato miti.
Nel frattempo, quasi tutti i modelli previsionali hanno ridimensionato l’evoluzione fredda prevista alla fine del mese. L’anticiclone posizionato in modo anomalo sul nord dell’Atlantico influenzerà sempre di meno il sud del continente, trasportando altrove il suo carico di aria fredda.
Prende corpo invece la possibilità di una seconda decade di novembre non particolarmente fredda ma spesso grigia, umida e a tratti piovosa.
In novembre il transito di perturbazioni intense a carattere sciroccale è quasi una costante. È del resto il secondo mese più piovoso dell’anno; riceve mediamente quasi 90 millimetri di pioggia, con estremi compresi tra i 190 mm registrati nel 1982 e appena 1 millimetro nel 1983. Negli ultimi anni non è stato tuttavia particolarmente perturbato, con un massimo di 140 millimetri accumulati nel 2014. Nel 2010, l’anno dell’alluvione nel veronese e in buona parte del Veneto, i quantitativi superarono invece i 170.