Torna l’alta pressione. Settimana con cielo sereno o poco nuvoloso

MANTOVA Il ritorno dell’alta pressione proporrà una settimana dal tempo stabile, generalmente soleggiato e non così freddo ma con un progressivo, nuovo peggioramento della qualità dell’aria. L’anticiclone rimanderà poi a novembre le precipitazioni tipiche di un periodo che è solitamente tra i più piovosi dell’anno. Ottobre chiuderà quindi con appena un terzo delle piogge che il mese riceve secondo la statistica degli ultimi cinquant’anni.
A dir poco turbolento, invece, il tempo previsto nelle estreme regioni meridionali della Penisola, dove insisterà un ciclone dalle caratteristiche tropicali che già da alcune ore sta producendo piogge particolarmente intense sulla Sicilia e sulla Calabria ioniche.
Niente da fare, invece, per le piogge al nord almeno per i prossimi 8-10 giorni. L’alta pressione continuerà infatti a fare da baluardo impedendo ai fronti atlantici di penetrare a fondo nel Mediterraneo. Tutto ciò proprio in un periodo in cui solitamente gli attacchi atlantici al Mediterraneo si fanno più agguerriti.
Il finale di ottobre sarà insomma una sfilata di cieli sereni o poco nuvolosi con temperature contenute nella notte e nel primo mattino (fra 5 e 7 gradi e sui 16/17 nelle ore pomeridiane). Oggi e domani risentiremo in verità degli effetti di una blanda corrente scandinava che manterrà le temperature su valori più bassi rispetto ai giorni scorsi nonostante il buon soleggiamento previsto (massime sui 15°). Più nubi, invece, sono attese nella giornata di mercoledì, con temperature generalmente stabili rispetto ai giorni precedenti. Generalmente poco nuvoloso, infine, il cielo previsto nella seconda metà della settimana, con termometro su valori leggermente più elevati, specie nel pomeriggio. Foschie dense e qualche banco di nebbia faranno la loro comparsa nelle ore notturne.
Come sempre accade nel corso del semestre freddo, l’alta pressione sarà il motivo centrale dell’aumento delle concentrazioni inquinanti, atteso soprattutto da giovedì a sabato. Il raffreddamento notturno e l’assenza di vento determinerà quasi certamente una crescita delle polveri sottili oltre i limiti di legge come già accaduto all’inizio della scorsa settimana.
Oltre alle piogge, non si intravedono al momento segnali di imminente e serio raffreddamento. Un po’ più freddo e piovoso era stato invece il finale di ottobre dello scorso anno. Al contrario, la seconda metà dei mesi di ottobre del 2019 e del 2018 era stata particolarmente mite, come pure la prima parte del mese successivo. A tal proposito, nel 2015, proprio nella prima decade di novembre venivano registrate temperature notevolmente elevate, con massime di 21/22 gradi per più giorni consecutivi. La prima gelata della stagione fredda arrivò addirittura negli ultimissimi giorni del mese. Il clima fu più simile ad ottobre anche nel mitissimo novembre del 2014. Molto tiepido fu anche il novembre del 2013, anche se il record di 24 gradi appartiene al novembre del 2004.
Alessandro Azzoni