Calcio dilettanti – Misure per le società in base agli stanziamenti del Governo

Giuseppe Baretti e Paola Rasori
Giuseppe Baretti e Paola Rasori

MANTOVA Se non ci saranno aiuti dal Governo, sarà difficile garantire facilitazioni alle società sui costi di iscrizione, che non vadano oltre la restituzione del terzo delle spese non goduto dalle società iscritte nel 2019/2020. L’allarme, giustificato e non certo inedito, è stato lanciato durante l’incontro virtuale tra società bresciane organizzato dalla Lnd, dal consigliere di casa del Crl Bignotti, che ha ricordato come, ad oggi, oltre a non esserci stato ancora nessuno stop dell’attività dilettantistica, non ci sia stata nemmeno garanzia dell’ammontare degli aiuti promessi dal ministro Spadafora. I vari comitati regionali stanno già tagliando voci di spesa in queste settimane, in vista del futuro, ma anche nel calcio dilettantistico, che vive di volontari, non si possono ignorare le spese vive: affitti, sistemi informatici, i pochi dipendenti che devono sbrigare le pratiche o risolvere problemi, anche i più elementari. «Abbiamo già pronto un piano finanziario – ha specificato alla Voce la vicepresidente del Crl  Paola Rasori -, siamo decisi ad aiutare le società scontando di circa un terzo le spese di iscrizione della scorsa stagione. Qualora ci fossero anche ulteriori risorse anche da parte delle istituzioni governative, si potrebbero dare aiuti ulteriori. Ovviamente, tutto è subordinato a ciò che verrà deciso a Roma». In un panorama che sembra difficile per tutti, insomma, la sensibilità delle istituzioni, per quanto possibile o comunque già promesso, potrebbe essere vitale. Roma deciderà anche per determinare i verdetti: la linea della Lombardia, ribadita anche dai rappresentanti della cosiddetta “Area Nord” sarebbe quella di bloccare le retrocessioni e di confermare le promozioni, ma anche in questo non potrà esserci autonomia di decisioni. Tutto dovrà essere determinato dalla Figc: in ogni caso, le varie leghe, per usare un eufemismo, hanno dimostrato di avere idee differenti. Ma nemmeno nelle categorie inferiori si potrà ignorare ciò che accadrà dalla C in giù, visto che in base alla presenza delle retrocessioni, si dovranno gestire i salti di categoria.
Attenzione anche ai protocolli: da qualche giorno è permessa l’attività nei centri sportivi, ma soltanto a livello individuale per quanto concerne i dilettanti. Difficile che qualche società si prenda la responsabilità di far ripartire, anche a livello puramente ludico, gli atleti. Piuttosto: si attendono le decisioni del prossimo DPCM. Da lì si capirà molto, si spera, anche per quanto riguarda le linee guida, che potrebbero essere diverse per dilettanti e “pro”. Ma per il prossimo ottobre: il punto fermo nella Lnd sarà il “game over”.