Calcio Promozione, domani c’è Asola-Castellana. L’ex Favagrossa: “Li conosco bene, per batterli dovremo giocare una gran partita”

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Andrea Favagrossa

Castel Goffredo Più ex di così non si può. Domani c’è Asola-Castellana e Andrea Favagrossa, passato in estate da una sponda all’altra, torna allo “Schiantarelli” da avversario dopo aver giocato quattro stagioni in maglia biancorossa. Sulla panchina dei Corsari nel frattempo è arrivato (sarebbe meglio dire tornato) Mauro Franzini, che il nuovo bomber goffredese conosce bene per averlo avuto da allenatore ai tempi del Casalromano, proprio l’anno prima di passare il Naviglio per trasferirsi ad Asola. Per la Castellana si tratta della prima gara ufficiale della stagione, dal momento che in Coppa ha riposato nel turno inaugurale e mercoledì la gara con la Vighenzi è stata sospesa (riprenderà mercoledì) per campo impraticabile dopo 45 minuti di gioco condizionati pesantemente dalla pioggia battente. E’, insomma, il primo banco di prova vero per i biancazzurri, che si sono messi grande pressione dichiarando apertamente di voler puntare al salto in Eccellenza. Ma la concorrenza è agguerrita e a voler mettere i bastoni tra le loro ruote ci sono anche (e soprattutto) le altre squadre mantovane, a cominciare appunto dall’Asola. «Quattro stagioni lì non si possono scordare facilmente – ammette Favagrossa – sono stato molto bene e ritorno volentieri. Non nascondo che sarò anche un po’ emozionato, ma sia ben chiaro che andrò in campo per far vincere la Castellana. La preparazione è andata bene, come pure le gare amichevoli. Mister e società hanno le idee chiare, gli obiettivi sono ambiziosi. Come squadra ci siamo, abbiamo lavorato duro ma con entusiasmo e ora non vediamo l’ora di giocare». «L’Asola? Rispetto all’anno scorso – conclude il bomber – ha cambiato qualche giocatore, ma l’ossatura è quella, la squadra è forte. Mister Franzini non lo scopriamo oggi, è un tecnico preparato e competente, lo dico con cognizione di causa perchè l’ho avuto nel Casalromano. Naturalmente proveremo a batterli e, sportivamente parlando, non mi dispiacerebbe dare un dispiacere alla mia ex squadra, ma se segno non so mica se esulto».