Calcio Promozione – Tozzo: “L’Asola c’è e lavora per stupire”

Massimo Tozzo
Massimo Tozzo

ASOLA Quasi tutto fatto in casa Asola per chiudere l’organico dell’anno prossimo, affidato a mister Mauro Franzini, che torna in biancorosso dopo alcune stagioni per rinverdire i fasti della società biancorossa.
Soddisfatto patron Massimo Tozzo per le operazioni portate a termine dal direttore sportivo Roberto Sandrini: «Penso che la squadra sia fatta al 99% – spiega – abbiamo seguito le indicazioni del mister, e siamo contenti per i risultati ottenuti in questa campagna di rafforzamento. Certo, adesso toccherà al mister dare la sua impronta alla squadra, per cercare di migliorare il sesto posto conseguito nella scorsa stagione».
L’obiettivo nemmeno troppo nascosto, dunque, è quello di arrivare ai play off, anche se la concorrenza l’anno prossimo, sopratutto quella mantovana, si farà sentire: «Speriamo non ci sia più la corazzata ammazza campionato come fu lo scorso anno per l’Ospitaletto e in misura minore per il Rezzato».
Un ruolo che potrebbe essere recitato dalla Castellana, che col rientro in società di Bompieri ha colmato le poche lacune che aveva lo scorso anno, portando a casa ben tre giocatori di peso proprio da Ospitaletto, ma soprattutto uno dei calciatori più rappresentativi dell’Asola, ovvero la punta Andrea Favagrossa: «Inutile negarlo, hanno fatto una gran bella campagna acquisti – dice Tozzo -, e si candidano ad essere i favoriti, ma noi con Franzini ci siamo portati a casa un bel valore aggiunto. Mauro ha dato il meglio di sé proprio ad Asola e quando gli ho proposto di tornare, ci ha messo poco a dirmi di sì. Lui però è prudente, e non vuole creare aspettative. Forse è giusto così». Profilo basso, ma è anche vero che Franzini è uno dei migliori tecnici in circolazione, in grado di far rendere i propri organici oltre il loro valore sulla carta.
«L’organico ha cambiato pelle, sono partiti giocatori importanti – spiega Tozzo – come appunto Favagrossa e Nardi, ma sono arrivati Scalvenzi, Galante, Zaglio. Io poi aspetto sempre Klejdi Shima, uno dei nostri ragazzi allevati sin dalle giovanili, che sta recuperando da un brutto infortunio, ma vede la porta in modo eccezionale. E poi c’è pure qualche altra quota interessante, come la punta centrale Francesco Burato, un 2003 dal Leno, che ha fatto molto bene in Prima Categoria».
«A centrocampo – conclude il presidente – invece è arrivato Bovi, che era forse il tipo di metronomo che ci mancava. Davanti spero che sia l’anno del riscatto dei confermatissimi Buonaiuto e Chitò, nell’ultima stagione davvero poco fortunati».