Dario Di Vico: “la competenza in politica è stata mangiata dalla comunicazione”

MANTOVA La competenza in politica è stata mangiata dalla comunicazione: la prerogativa richiesta ai leader è ora quella di saper stare nel grande gioco della comunicazione allargata. A dirlo è Dario Di Vico, editorialista e inviato speciale del Corriere della Sera, intervenuto nel dibattito in diretta Facebook sul valore delle competenze nell’esercizio della politica, organizzato dalla lista civica riformista manTua.

Dialogando con Alberto Grandi, candidato della formazione, e Patrizia Ghiazza, Di Vico ha tuttavia evidenziato il potenziale positivo della politica amministrativa – distinta dalla politica centrale – che ha il vantaggio di poter operare in stretta aderenza ai bisogni del territorio.

In particolare, in questo frangente di emergenza sanitaria, la politica amministrativa può elaborare un rapporto innovativo con il capitale umano che è stato redistribuito nei territori a causa del Covid-19 e con l’estensione dello smart working da parte delle grandi aziende. “Se si aumenta il capitale umano del territorio – ha osservato Di Vico – si aumenta anche il bacino per il rinnovamento delle classi dirigenti: il capitale umano della città può così diventare un nuovo asset”.

Anche per Patrizia Ghiazza, senior partner di “Governance Consulting” e fondatrice del “Comitato Sì Torino va avanti” a sostegno della TAV, la rivoluzione digitale in corso richiede alla politica livelli di conoscenza verticale sempre più elevati, mentre si assiste a un profondo gap di leadership: “oggi – ha osservato Ghiazza – la politica avrebbe un bisogno estremo non solo di competenze ma di meta-competenze, come la visione e l’innovazione, che non si imparano nei percorsi accademici”.