Calcio – Quelli che il… Mantova: i nostri tifosi (archetipi per ridere)

corazon

di Chiara Sanguanini

Quelli che… si lamentano di chi si lamenta (cit. Corrado)…

… poi li insultano, gli altri si offendono, rispondono, i primi li ri-insultano e così via, ma non all’infinito, perché l’importante è che i “brontoloni” si rassegnino e tacciano.
In pratica i “comunque va bene così” si incazzano con chi si incazza quando il Mantova gioca male e/o perde.
Esempi tra i tanti:
“Ma godetevi ‘sta vittoria, andè a let!”.
“Dai su! Festeggiamo senza lamentele inutili, gnoloni!”.
“Se non siete contenti andate a vedere la Longobarda!”.
“Va’ a tifare il Verona!” (insulto sanguinoso).
“Decidete su che carro stare perché salire e scendere continuamente non è da tifosi veri”. Si parla dell’ormai famoso, e per anni ed anni vuoto, carro dei vincitori.
“Non meritate neanche di essere chiamati tifosi!”.
“Il Mantova non ha bisogno di voi, maledetti gufi!”.
“Chi critica è un occasionale”.
Occasionale, aggettivo molto trendy: significa “tifoso saltuario e tale per circostanze fortuite”.
I 600 e rotti abbonati dell’anno scorso – pochi vero? – alla prima di campionato si guardavano attorno e si chiedevano “Dov’erano nascosti i mille e mille che non c’erano?” La risposta è semplice!
Tutti e 600 un anno fa eravamo arrabbiati, furibondi, sollevati, quasi ottimisti poi di nuovo furiosi, rassegnati e infine oltremodo tristi. Eravamo tutte queste cose, meno che occasionali.
Comunque, conquistata la B, la squadra ha perso per tre volte e qualcuno si è lamentato. Apriti cielo!
“C’è gente che non sta bene”, “Vai a vedere il tamburello!”, “Ma ancoraaa! Siamo in B! Dobbiamo farvi il disegnino”.
“Restate a casa a giocare a briscola!”.
Chi si lamenta di chi si lamenta è fatto così. Odia bubbolii e brontolii e non lo manda a dire.
E pensare che sarebbe bello e “democratico” che ognuno potesse tifare come sa ed è capace.Occasionale o abituale che sia.