Calcio Seconda Categoria – Massarenti: “Il mio Sermide merita un posto in Prima”

Il Sermide
Il Sermide

SERMIDE Il Sermide di  Paolo Rampani  a malincuore ha visto frenata la sua corsa verso la possibile promozione diretta in Prima categoria. I biancazzurri, protagonisti in categoria da due stagioni, quest’anno sembravano aver azzeccato l’annata buona. Dopo i 21 turni sin qui disputati nel girone mantovano di Seconda, il Sermide si trova al comando della graduatoria, con una lunghezza di vantaggio sul Sant’Egidio San Pio X.
«Con tutto rispetto per i Santi, avevo il sentore che questo fosse l’anno giusto per quanto ci riguarda per l’obiettivo promozione – afferma il presidente  Gianni Massarenti  -. E pensare che, solo tre stagioni fa, nel 2017-18, abbiamo centrato la salvezza con parecchia fatica. Salire di categoria sarebbe una vera e propria occasione di riscatto per Sermide e per i suoi atleti. Buona parte di questi, sono cresciuti nel nostro vivaio. Quest’anno hanno dimostrato di essere legati alla squadra del proprio paese, fieri di indossare la casacca biancoblu. Già lo scorso anno il Sermide è stato sino all’ultimo in lizza per conquistare il salto di categoria. Il lavoro impostato e portato avanti da Rampani direi che è stato positivo ed è stato apprezzato. Un metodo recepito al meglio dai ragazzi, che ha esaltato ancor di più il loro senso d’appartenenza. E il fatto di essere legati al territorio forse ha dato quel qualcosa in più, a livello di affidabilità, ai più esperti, che si sono sentiti responsabilizzati e hanno saputo trascinare i giovani, aiutandoli a crescere».
La stagione 2019-20 poteva dunque essere la stagione perfetta, ma rischia di finire con una beffa, qualora non ci fosse la possibilità del salto di categoria: «Sermide piacevole sorpresa la scorsa stagione, Sermide che si è confermato in questa stagione – prosegue il presidente -, i ragazzi hanno seguito come meglio non si poteva Rampani ed elementi di grande classe e prestigio come Vertuani e Villani, giocatori con un curriculum importante, che hanno calcato i terreni della quarta serie. Il loro arrivo  ha fatto compiere alla squadra un notevole salto di qualità. Ma è tutto l’organico che ha fatto per intero il suo dovere, l’unica partita toppata è stata quella col Castel d’Ario, difficile dire cosa fosse accaduto in quella circostanza: nonostante questo incidente di percorso, speravamo di poter portare a termine la nostra missione. E invece, siamo ancora appesi all’incertezza, visto che i tornei non si concluderanno sul campo».
Una situazione paradossale, che non permette nemmeno di pianificare il futuro: «Ancora non sappiamo quale categoria disputeremo – conclude Massarenti -, sarà Prima categoria o resteremo in Seconda? Speriamo di sapere qualcosa di concreto a breve, anche se non è facile programmare. Inoltre, con questa emergenza e un’imminente periodo di difficoltà economica, trovare sponsor diventa difficile. Semmai occorrerà verificare attentamente se ci saranno le condizioni per ripartire a ottobre o successivamente: il Coronavirus è tutt’ora presente, non è dato sapere quando la situazione potrà essere sotto controllo. Io però sono già all’opera e sto pensando al futuro per quanto riguarda il settore giovanile, nel quale ho sempre creduto. C’è la possibilità di poter varare una squadra Allievi primo anno».