Calcio Serie C – Effetto “nuovo mister”: un pericolo in più per il Mantova

MANTOVA C’è un ostacolo in più che attende il Mantova sabato all’Euganeo di Padova: l’effetto “nuovo mister”. Com’è noto, infatti, i veneti si presenteranno al match con un nuovo allenatore: non più Bruno Caneo, esonerato a seguito della sconfitta di Lecco, bensì Vincenzo Torrente. Quando si cambia guida tecnica, significa che le cose non stanno girando per il verso giusto e c’è bisogno della cosiddetta “scossa”. Non sempre la scelta paga a lungo termine. Tuttavia è frequente che, almeno nell’immediato, una reazione positiva da parte dei calciatori la produca. Se non altro perchè vengono meno gli alibi che potevano reggere con la vecchia guida tecnica. Col nuovo allenatore, tutti i calciatori hanno l’interesse a dare il massimo, anche solo per convincere il mister del loro valore.
Vedere per credere ciò che è accaduto alle 7 squadre (Padova escluso) del girone A che hanno cambiato allenatore: Lecco, Novara, Pergolettese, Piacenza, Trento, Triestina e Vicenza. Quasi tutte hanno iniziato il nuovo corso con un risultato positivo. Unica eccezione la Triestina, con Pavanel (subentrato a Bonatti) che ha debuttato con uno 0-3 casalingo subìto dall’Albinoleffe. Questo lo score delle altre: il Lecco, passato da Tacchinardi a Foschi, ha inflitto subito un 3-0 al Mantova (un monito in più per i biancorossi in vista di sabato); il Novara, con Semioli al posto di Cevoli, ha rifilato un 3-1 all’Arzignano; il Trento, con Tedino al posto di D’Anna, ha espugnato 2-1 il campo di Busto Arsizio; il Vicenza, con Modesto subentrato a Baldini, è passato 2-1 a Verona (prima di cinque vittorie consecutive). Non hanno vinto, ma hanno strappato due ottimi pareggi con la Juve (rispettivamente 1-1 e 3-3) la Pergolettese, con Villa al posto di Fabbro; e la Piacenza, con Scazzola al posto di Scalise. Che poi questi trend favorevoli siano proseguiti nel corso del torneo, è un altro discorso. Ma la frustata iniziale, almeno quella, l’hanno data. Il Mantova è avvisato.