Calcio Serie C – Mantova, la rinascita di Darrel: “Ed ora battiamo la Virtus Verona”

Darrel
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MANTOVA È indubbiamente una delle sorprese del Mantova dell’ultimo mese. Sorpresa sì, perchè Darrel Agbugui (per tutti Darrel e basta) da un po’ era uscito dai radar. Abbonato alla panchina dopo un inizio di stagione promettente. Classe 2001, origine nigeriana ma nativo di Isola Della Scala, protagonista di valide prestazioni nella Primavera del Verona, Darrel sta vivendo tra alti e bassi la sua prima (comunque formativa) stagione tra i professionisti.
Dieci presenze nelle prime 10 giornate, poi addirittura 4 mesi in panchina. Cos’è accaduto?
«La verità? Non lo so nemmeno io! Sì, ho avuto un problema fisico. Però, quando l’ho risolto, sono tornato ad allenarmi dando sempre il 100%. Ma non ho più giocato. Scelte tecniche».
Come hai vissuto quel periodo?
«Ero un po’ giù perchè non capivo i motivi di quelle scelte. Però ho sempre avuto il sostegno di genitori e amici, oltre che dei miei compagni. Tutti mi dicevano di non mollare, e li ho presi di parola».
La svolta è arrivata durante Mantova-Feralpi…
«È stata la mia prima opportunità dopo tanto tempo e sono riuscito a coglierla. Sono entrato in campo nel secondo tempo… ed è andata bene. Abbiamo vinto una partita molto difficile».
Quanto c’è di Galderisi in questa tua rinascita?
«Il mister mi ha aiutato molto. Cerca di correggere le mie lacune difensive, in particolare sulla postura da assumere».
A Sesto sei risultato tra i migliori in campo…
«Mi fa piacere. Abbiamo conquistato una vittoria pesante. Anche in questo caso c’è la mano del mister».
In che senso?
«Ci aveva messo in guardia sulle difficoltà della partita e sull’importanza delle seconde palle. Il primo tempo è stato di… riflessione per entrambe le squadre. Poi nell’intervallo Galderisi ci ha incoraggiati a sbilanciarci e sono arrivati i due gol».
Il secondo l’hai propiziato tu…
«Sì. Ho recuperato palla a centrocampo, sono avanzato e l’ho allargata a Silvestro. Bravo lui a trovare Monachello e bravo Gaetano a segnare».
La classifica, però, resta cortissima…
«Già. Ma noi non ci concentriamo sulle altre, non possiamo permettercelo. Guardiamo solo a noi stessi e pensiamo a come battere la Virtus Verona».
È sicuramente uno scontro diretto: per i play off o per i play out?
«Speriamo per i play off! In ogni caso, puntiamo a vincere».
Che obiettivo ti sei posto da qui a fine campionato?
«Di giocare il più possibile. E ovviamente, a livello di squadra, di centrare la salvezza».
Il salto dalla Primavera alla prima squadra è stato più duro del previsto?
«Beh, la differenza si avverte. Anche nello spogliatoio: là eravamo tutti ragazzi e si scherzava di più, qui il clima è più serio. Però devo ringraziare i compagni più esperti, come Checchi e Panizzi, che mi hanno sempre regalato consigli preziosi».
Dove ti vedi l’anno prossimo?
«Spero ancora a Mantova. Mi sono trovato bene».