Calcio Serie C – Mantova, parla Corrent: “Bisogna crescere nella gestione della gara”

VILLAFRANCA (Vr) È un Nicola Corrent non proprio soddisfatto, quello che si presenta ai taccuini dei cronisti a fine partita. «Questa partita ci ha dato tanti spunti – spiega – , perché la squadra deve migliorare nei momenti cruciali di gestione della gara. Poi non si possono creare così tante occasioni e non segnare… Va a finire che cresce il nervosismo, si concede una palla gol e questa viene trasformata dagli avversari. Non mi è piaciuta la poca concretezza dei primi 30 minuti di gioco».
Ma non mancano le note liete. «Sono soddisfatto della reazione avuta dai miei dove aver subito il gol dell’1-0 – prosegue Corrent – , perché si sono create due azioni veloci e due gol rapidi ed in successione. Nel secondo tempo eravamo stanchi e siamo apparsi pochi brillanti. Avevo qualche dubbio su quanti minuti far fare a determinati giocatori perché durante il match ho saputo che avremmo giocato di sabato. Scenderemo in campo anche domattina (oggi, ndr) con un allenamento integrativo per chi non ha raggiunto il minutaggio necessario. Da martedì mattina, invece, cominceremo con i preparativi in vista della trasferta di Seregno. Abbiamo preso tutte le partite con grande serietà per vedere subito cosa siamo in grado di fare e per capire anche cosa ci manca».
Il discorso scivola sul debutto di sabato: «Sono sicuro che il Sangiuliano giocherà con molto entusiasmo per dimostrare di valere la categoria. Ma a me piace ragionare concretamente su ogni partita. Sicuramente i milanesi hanno dei meccanismi più collaudati dei nostri perché si conoscono meglio e da più tempo. Quindi sì, potrebbero avere un piccolo vantaggio iniziale. Noi dobbiamo guardare in casa nostra e concentrarci su quello che deve fare il Mantova per migliorare. Dobbiamo lavorare con molta serenità. Noi lavoriamo dal 17 di giugno per farci trovare pronti e sono sicuro che la squadra ce la metterà tutta». Le ultime parole sono per Paudice: «Aveva già preso una botta nei giorni passati. Ho notato che provava dolore perché correva male e aveva un ematoma sulla tibia. Per non rischiare danni l’ho richiamato subito in panchina».