Canoa – Il sogno olimpico di Sara Vesentini: “Niente è impossibile. Intanto voglio godermi la mia prima volta al Mondiale”

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Castel Gandolfo E’ cominciato il conto alla rovescia verso i Mondiali di canoa velocità che iniziano domani a Duisburg, in Germania, ai quali parteciperà per la prima volta anche Sara Vesentini, 20enne campionessa della Canottieri Mincio. Si tratta quindi di un appuntamento storico per la società di Cittadella e la sua giovane portabandiera, che scenderà in acqua mercoledì nelle batterie del K4 500 insieme alle compagne Irene Bellan (Fiamme Oro), Lucrezia Zironi e Sara Daldoss (Fiamme Azzurre). E’ lo stesso armo che venti giorni fa, in Portogallo, ha conquistato la medaglia d’argento agli Europei Under 23, battuto di un soffio dall’Ungheria. La kermesse iridata assegna anche i pass per le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno per cui la posta in palio è altissima. Nella storia recente della Cano bisogna tornare al velista Giacomo Bottoli e ai Giochi di Pechino 2008 sfuggiti per un soffio. L’ultimo olimpionico targato Mincio è stato il canottiere Marco Penna, che ha partecipato a ben tre edizioni, Atlanta 1996, Sydney 2000 e Atene 2004.
Tornando ai prossimi Mondiali, la qualificazione diretta alla Finale A (passa solo la prima di ciascuna batteria) dovrebbe riguardare Germania e Nuova Zelanda; venerdì si disputeranno le semifinali e lì probabilmente ci si giocherà la carta olimpica per la quale potrebbe bastare anche un buon piazzamento nella Finale B. «Sono felicissima di essere sulla barca più importante – dichiara una raggiante Sara – è la mia prima volta ad un Mondiale e le aspettative non sono molto alte perché siamo giovani e inesperte rispetto ad altre atlete più navigate in questi ambienti. Ciò non toglie che siamo motivate e cariche perché vogliamo fare bella figura e andare il più avanti possibile. La speranza è quella di arrivare in Finale A o almeno tra le prime della Finale B».
«La settimana scorsa è stato definito il K4 con vari test – racconta Vesentini – lunedì abbiamo iniziato con il lavoro di forza e poi ci siamo concentrate sui colpi del ritmo gara. L’esperienza d’inizio anno in Coppa del Mondo sicuramente mi può essere d’aiuto. La batteria era andata bene, mentre nella semifinale avevamo sbagliato il numero di colpi e ci sono costati la finale. E’ stata una piacevole esperienza perché sono entrata nel mondo dei “grandi” e questo mi ha fatta crescere sia come persona che come atleta. E mi ha fatto capire che ogni gara non può essere presa alla leggera. Sono i dettagli che fanno la differenza». «Servirà tanta concentrazione – conclude Sara – darò il massimo e spero che alla fine vada tutto bene. Andiamo in Germania per fare del nostro meglio, poi vedremo cosa accadrà. Siamo consapevoli che la selezione per accedere alle Olimpiadi è dura, ma nulla è impossibile».