Canoa – Mondiali, Sara Vesentini ottava nella finale B

Duisburg (Ger) Sara Vesentini e il K4 500 chiudono la finale B dei Mondiali di Duisburg in ottava piazza con 1:37.650 (17º tempo complessivo). L’obiettivo, per una barca giovanissima formata da Sara Daldoss, Lucrezia Zironi (Fiamme Azzurre), Irene Bellan (Fiamme Oro) e dall’atleta della Canottieri Mincio, che ha battagliato contro le big di questa disciplina, era conquistare la gara B ed è stato centrato. Nulla da fare per il sogno olimpico, già dopo la semifinale. Per il K4 500 sia maschile sia femminile il Mondiale era l’unica chance per qualificarsi per Parigi 2024. Anche con 10 pass in palio, la regola per la quale alle Olimpiadi devono essere rappresentati almeno 4 Continenti, ha impedito a Paesi europei non qualificati per la finale A di staccare il ticket, anche in caso di vittoria nella B. Solo nella A nel femminile vi erano ben sei barche continentali. «Io ho sempre detto che era utopia pensare a Parigi – spiega Daniele Rossi, tecnico della Canottieri Mincio – Era stato scelto il K4 U23 azzurro per fare fare alle atlete esperienza, in un progetto più ampio in vista delle qualifiche per i Giochi del 2028. Si puntava alla B e questa è arrivata, anche se il tempo mi sembra alto. Loro valgono circa 1.34. Forse c’era vento contro, non so, perché non ho ancora avuto opportunità di parlare con Sara. Comunque bella esperienza per tutte, va bene così». Per la cronaca il titolo iridato è stato vinto dalla Nuova Zelanda, davanti a Polonia, Spagna, Cina, Australia, Serbia, Ungheria, Germania e Norvegia. Tutte e nove vanno a Parigi, più il Canada, che ha vinto la B classificandosi al 10° posto assoluto. In mattinata Sara e le azzurre avevano centrato la finale B, dopo una “semi” all’ultimo respiro. Si erano piazzate all’ottavo posto nella prima gara con il tempo di 1:36.081. Passavano alla finale A le prime tre, mentre alla B le imbarcazioni dalla seconda alla settima, più quella ripescata con il miglior crono tra le due classificatesi all’ottavo posto. L’Italia quindi, con 1:36.081, aveva avuto la meglio sulla Slovacchia (1:36.128) per 47 millesimi soltanto.