MANTOVA Il capitolo della “storia” del ciclismo mantovano, quello comprendente l’attività svolta dal 2017 ad oggi, si è concluso sabato 5 dicembre con la relazione consuntiva del presidente del comitato provinciale Fci, Fausto Armanini. Relazione proposta nel corso dell’assemblea di fine mandato svoltasi a Ceresara. Nel medesimo contesto, organizzato anche per il rinnovo delle cariche collegate al nuovo quadriennio, momento che di fatto segna l’avvio di un nuovo capitolo, il massimo dirigente mantovano ha ottenuto a pieni voti, nessun contrario e nessuna scheda bianca, il pass per proseguire sulla strada da lui tracciata. «Prima di ogni cosa – ha detto Armanini nel suo intervento – intendo ringraziare per l’impegno profuso in questi anni i miei collaboratori, a partire dal vice presidente Walter Chicchi e il consigliere Davide Migliavacca. Grazie pure al collaboratore, oggi consigliere provinciale, Giorgio Papa e ad Adriano Roverselli, importante il suo supporto anche nel momento in cui ha rivestito la carica di vice presidente regionale. A tal proposito ritengo doveroso segnalare alle nostre società che il ciclismo mantovano potrebbe essere rappresentato anche a livello regionale in quanto Roverselli è candidato al ruolo di vice presidente del comitato lombardo. Grazie anche al comitato regionale, agli sponsor, alle società, ai dirigenti, ai tecnici, ai genitori, al sindaco di Ceresara e alle istituzioni locali che hanno sostenuto i nostri progetti, alle forze dell’ordine alle Pro Loco, alle Protezione Civile e alle associazioni di volontariato. Nell’arco del quadriennio appena concluso sono stati allestiti più di 160 appuntamenti tra strada e off road. Tra questi i campionati italiani, gare di prestigio nazionale per juniores, under 23 ed élite, il Memorial Damiano Darra su strada per i giovanissimi. Un sentito plauso a Walter Chicchi per aver lavorato sodo creando le condizioni che hanno portato alla realizzazione del progetto denominato Mtb Junior Cup Avis provinciale. Siamo riusciti anche a inserire nel calendario nuove competizioni ed ancor più abbiamo aumentato il numero di tesserati. Poche sono state le provincie che a livello regionale sono riuscite in tutto questo. Insieme all’attività agonistica ci siamo impegnati per promuovere ed organizzare mostre, momenti di confronto e convegni di un certo prestigio, ricordo, ad esempio gli incontri con personaggi quali Giambattista Baronchelli e Faustino Coppi oltre ai campioni mantovani. Nei primi tre anni si è andati bene, quest’anno, invece, è stato difficile, avevamo in programma diverse gare, compreso il campionato regionale di ciclocross, e tra queste la novità della challenge “Dalla Postumia al Mincio” riservata alle esordienti e allieve donne. Alla fine non posso che essere comunque soddisfatto anche perché con la cronometro individuale di Rodigo siamo stati i primi a livello regionale a riprendere l’attività agonistica dopo il lockdown. In questi quattro anni, vorrei evidenziarlo, ci siamo adoperati per aiutare le società con piccoli contributi riconosciuti anche quest’anno». «Sono consapevole – ha fatto notare Armanini – che non tutto è andato secondo i nostri propositi e per questo affermo che è sempre possibile migliorare magari potendo contare sulla collaborazione di tutti ed un pizzico di umiltà nel sapere ascoltare i suggerimenti che ci giungono. Gli anni a venire saranno anni difficili, per questo il nostro impegno dovrà essere maggiore». Dopo la riconferma, altra soddisfazione per Armanini: gli è stata assegnata dal Coni la medaglia di bronzo per l’attività svolta in questi anni a favore del ciclismo e dello sport in generale
Paolo Biondo