Ciclismo U23 – Gianluca Cordioli, un uomo solo al… traguardo. Del Giro Next Gen

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Mantova «Un’esperienza positiva. Gareggiare a livelli così alti mi ha permesso di compiere un’ulteriore crescita sul piano tecnico e umano». Gianluca Cordioli è un uomo solo al… traguardo. Il corridore voltese è stato infatti l’unico atleta del Sissio Team a completare il Giro d’Italia Next Gen Under 23 (91° per la cronaca, a un’ora e 13’ dal vincitore) dopo gli ormai noti fatti dello Stelvio che hanno portato alla squalifica di tre suoi compagni di squadra, tra cui anche l’altro mantovano Marocchi, e del direttore sportivo. Ciò nonostante, Gianluca è riuscito a cogliere un 12° posto nella tappa con traguardo a Povegliano e un 24° nella frazione di chiusura con arrivo a Trieste. Le premesse probabilmente erano altre (nel palmares stagionale ci sono una vittoria alla “Medicea”, quattro secondi posti e numerosi piazzamenti nella top ten), ma il bilancio della corsa rosa è positivo e buon viatico per affrontare il Campionato Italiano Under 23 che si correrà sabato nel Bolognese con partenza da Mordano e arrivo a Brisighella dopo 168 chilometri.
Gianluca, come valuti questa tua esperienza al Giro d’Italia Next Gen?
«A livello personale la ritengo positiva, non tanto per i risultati, bensì per la qualità degli avversari con i quali mi sono confrontato. Penso di essere andato abbastanza bene. Mi spiace naturalmente per la vicenda legata alla squalifica della squadra».
C’era una tappa in particolare sulla quale puntavi?
«Sicuramente volevo fare bene a Manerba, vicino casa, ma in quella occasione non ero al 100%, anche perchè è arrivata il giorno dopo lo Stelvio. Ho cercato di mettermi in evidenza a Povegliano, dove ho sfiorato la top ten giungendo 12°. Nell’ultima ho lavorato bene e mi sono piazzato al 24° posto».
La frazione più dura possiamo immaginarla…
“Certamente lo Stelvio non è stato facile da scalare, ma quella di sabato, con arrivo sull’Altopiano del Cansiglio, è stata anche più impegnativa, con cinque salite non lunghissime ma molto dure e un dislivello di 4000 metri».
Sei soddisfatto del tuo percorso?
«Sicuramente. Aver partecipato a questa prestigiosa competizione mi ha fatto capire quanto gli stranieri vadano più forte rispetto a noi. Credo che l’insegnamento ricevuto è quello che dobbiamo sempre dare il massimo per migliorare».
I prossimi impegni?
«Corro sabato al Campionato Italiano Under 23, una gara in linea piuttosto impegnativa su un percorso abbastanza duro. Cercherò di fare del mio meglio per non deludere le attese. Poi sarò al Giro del Veneto che partirà martedì».
Guardando al futuro, ci sono ipotesi per il passaggio tra i prof?
«Quest’anno si chiude la parentesi tra gli Under 23, ma ad oggi non ci sono proposte per il salto di categoria. Devo aspettare, servono altri risultati».