Pallavolo serie A1 f – E’più Pomì, il libero Spirito: “Il volley è la mia passione: mi manca”

CASALMAGGIORE Sono tempi in cui il futuro della serie A1 di volley femminile è molto incerto. Undici società hanno espresso il desiderio di chiudere qui la stagione, compresa la Pomì e tutto il Consiglio di Lega, fatta eccezione del presidente rosa Massimo Boselli Botturi, è in odore di dimissioni. Le squadre sono ferme da un mese e all’orizzonte non si vede quando si potrà riprendere l’attività. Di quello che sta accadendo nel volley rosa abbiamo parlato con il libero dell’E’più Pomì Ilaria Spirito. Proprio in questi giorni una giocatrice della Vbc ha ricevuto la risposta di esito negativo su un tampone. «Una di noi ha avuto la febbre ma non era la prima volta in stagione; non abbiamo pensato alla possibilità del contagio. Era domenica mattina e pensavamo solo di avere una giocatrice in meno ma di giocare. La partita con Busto è stata rinviata e la preoccupazione è venuta quando ci hanno detto che si doveva fare il tampone. Per noi si trattava di un problema di altro genere dovuto alla stanchezza che aveva generato la febbre. L’attesa, che è stata lunga, della risposta ha generato apprensione come era logico». Ilaria è ferma da un mese e le manca tutto quanto con la pallavolo riempiva le sue giornate. «Il volley è il mio lavoro e la mia passione. Mi manca andare in palestra con le mie compagne di squadra e giocare la partite. Ma la pallavolo passa in secondo piano rispetto a quello che sta succedendo. Mi manca allenarmi per preparare la partita dopo una settimana di lavoro che si chiude sul campo. Con il palazzetto pieno e insieme alle mie compagne di squadra» . Il libero rosa racconta come trascorre le giornate: «Dopo aver fatto colazione provo a tenermi in forma facendo esercizi in casa mentre studio nel pomeriggio e sono iscritta online all’Università. Poi tanta televisione con serie o film». Per Ilaria il futuro è molto incerto e ci ha spiegato cosa si aspetta. «Non so cosa ci riserva il futuro. Dobbiamo aspettare cosa vuol fare il Governo e privilegiamo ovviamente la salute. Se poi in qualche modo riusciremo a finire il campionato sarò ben felice. Ma bisogna portarlo a termine nelle condizioni migliori, senza metter a rischio nessuno con la massima organizzazione e in sicurezza. Si potrà giocare anche a maggio o giugno ma nella massima tutela per tutti. E dopo aver ripreso gli allenamenti, senza sovrapporre eventi e con tante cose da incastrare».
Sergio Martini