MANTOVA Per Andrea Mirandola il 2022 è stato un anno avaro di soddisfazioni, tra sfortuna e risultati non sempre all’altezza delle aspettative. Ma il pilota mantovano della New Rally Team di Verona cercherà il riscatto nel 2023, con lo stesso entusiasmo e la stessa passione che fin da piccolo lo hanno fatto innamorare dei rally. «Proprio così – racconta – Ho iniziato a 7 anni. Di notte mio padre mi portava a vedere le gare locali, poi con il passare degli anni ho assaggiato anche il Mondiale Wrc. Ho trascorso 35 anni della mia vita come spettatore, poi intorno al 2007 ho deciso di dare una svolta alla mia vita. Iniziai a programmare la mia ascesa nel mondo del rally assieme ad un mio caro amico. E nel 2008 cominciò ufficialmente la mia carriera come navigatore di rally dilettantistico». Un percorso che ha comportato qualche difficoltà: «Per compiere questo passo ho dovuto cercarmi sponsor e crearmi una mia scuderia. Ho iniziato come navigatore pur di inserirmi, poi il mio amico si è ritirato ed io ho preso il suo posto. Sinceramente – sorride -, mi trovo molto meglio alla guida che seduto a dettare la strada. Questo tipo di sport richiede una cospicua somma di denaro e tempo, ma nonostante ciò, sono riuscito a partecipare a qualche gara. Fare tutto un campionato non è alla mia portata…». Il 2022, su Citroën C2 in coppia con Giovanni Somenzi, non gli ha riservato troppe soddisfazioni. «Quest’anno mi sono iscritto al Rally di Sanremo delle Lancia Delta, ma non è andata come speravo perché nell’ultima tappa sono andato a muro, nonostante fossi il primo della classe. Al Rally 1000 Miglia Italiano sono arrivato al primo posto di classe, ma nella classifica generale ho chiuso lontano dai primi perché ho sbagliato la scelta delle gomme. I box erano situati a Montichiari, mentre la partenza era in centro Brescia, ma la gara si è svolta in Valsabbia dove le condizioni climatiche erano asciutte ed io montavo le rain». Non gli è andata meglio al “Due Valli” di Verona: «Proprio no – dice – . Durante la prima giornata, di notte, ho rotto il semiasse della vettura: gara finita e ritiro. I miei meccanici hanno lavorato tutta la notte per permettermi il rientro in pista, ma la macchina non era a posto a causa dei tanti salti e dossi incontrati per strada. Anche nella seconda tappa il semiasse ha ceduto, portandomi ancora una volta al ritiro. Puntavo al Rally di Bassano del Grappa ed a quello della Fettunta, ma fino a quando i pezzi di ricambio non arrivano dalla Francia, non ho molte chance».
Insomma, l’obiettivo che Andrea si era prefissato non è stato centrato: «Avrei voluto disputare altre gare e cercare di raccogliere qualche buon risultato, proprio come nel 2021 in cui ho partecipato a cinque corse, arrivando tre volte a podio. Purtroppo la fortuna non è stata dalla mia parte perché su tre gare sono stato costretto al ritiro ben due volte. Ma non mi scoraggio. Per il 2023 voglio ripetere ciò che ho fatto di buono due anni fa, se possibile migliorandomi. Sono molto carico e farò di tutto per riuscirci». In bocca al lupo!
Samuele Elisse