Rugby Top 10 – Sandri: “Viadana, con Calvisano non puoi fallire”

VIADANA Vigilia di campionato per il Rugby Viadana di German Fernandez. Domani allo Zaffanella (ore 15, arbitro Schipani  di Benevento) è atteso il Kawasaki Robot Calvisano di Gianluca Guidi, dell’ex Andrea Bronzini, del mantovano Riccardo Brugnara e dell’asolano Dante Gavrilita. I bresciani saranno privi di  Jacopo Trulla, impegnato in Autumn Nations Cup con la Nazionale (domani a Parigi contro la Francia).
Quella contro Calvisano sarà la gara d’esordio interna per il Viadana. Come si ricorderà, il match col Valorugby Reggio Emilia non si è potuto disputare perchè nella compagine emiliana  c’era qualche atleta positivo al Coronavirus. «Ci stiamo allenando con tanta intensità – afferma il terza linea giallonero Casado Sandri  – . Giochiamo allo Zaffanella e ci teniamo a fare bella figura, visto che siamo reduci dalla beffarda sconfitta di Piacenza. Dove, onestamente, ci aspettavamo un altro risultato. La meta del Sitav Lyons è giunta in pieno recupero, ma la colpa è nostra: dobbiamo ricordarci che la gara termina quando l’arbitro fischia la fine». Meta peraltro dubbia, visto che nessuno dei piacentini sembra l’abbia vista o ha esultato. Probabilmente è stato un errore di valutazione da parte di uno degli assistenti dell’arbitro.
Ma torniamo a Viadana-Calvisano. «È un derby storico – prosegue Sandri – . I bresciani scenderanno in campo per vincere, caricati dal successo interno sulle Fiamme Oro. E poi vorranno riscattare la sconfitta della scorsa stagione allo Zaffanella. Ma noi, come dicevo, giochiamo in casa e vogliamo dare una soddisfazione ai tifosi, alla società, all’allenatore. Abbiamo lavorato molto sulla mischia e sul gioco di squadra. Penso che chi vince la sfida fra i due pack vincerà anche la gara». Hanno ripreso Finco, Gregorio, Manganiello, Pavan  e  Zaridzde.
Sandri, come tutti gli argentini, sta vivendo giorni tristi per la morte di  Maradona: «Al di là che fosse un calciatore – dice – , la sua scomparsa per il nostro popolo è un fatto doloroso. Diego era il nostro eroe sin da bambini. Un esempio per tutti noi e per lo sport del nostro Paese». Il dolore di Sandri è condiviso dagli altri argentini del Viadana: coach Fernandez, Finco, Caila, Ceballos, Ulises Gamboa  e il preparatore atletico Santiago Monzon.