Tamburello mondiali indoor – L’urlo di Alessia Grazioli: “Italia campione? Una gioia immensa!”

Alessia Grazioli
Alessia Grazioli

VALEGGIO SUL MINCIO (Vr) C’è anche la mantovana Alessia Grazioli sul tetto del mondo con la nazionale femminile azzurra di tamburello. La giovane di Cereta, 17 anni, in forza alla formazione bergamasca del Grassobbio per la stagione indoor, è stata convocata dal dt azzurro Giovanni Dessì per completare la rosa. Una soddisfazione enorme per una giovane promessa di questa disciplina che ha ribadito quanto il territorio mantovano sia in grado di esprimere come sempre grandi campioni.
«E’ un risultato, per me, straordinario – afferma Alessia – che mi ripaga dei tanti sacrifici che ho fatto. Ci siamo impegnate tutte per raggiungere questo importante obiettivo. Voglio sottolineare che abbiamo avuto poco tempo per preparare il Mondiale, ma il dt è stato molto bravo nel creare un bel gruppo».
Il cammino delle azzurre è stato trionfale e anche la finale ha dimostrato la loro superiorità. «Le francesi – prosegue la 17enne di Cereta – nella gara di qualificazione mi sono parse più frenate, mentre nella finale hanno giocato molto meglio, ma noi siamo state superiori».
Chiediamo ad Alessia di raccontare un po’ di sè. «Sono una fondocampista – dice – ma nell’indoor prediligo giocare a sinistra, mentre nell’open preferisco giocare dietro, a destra o a sinistra poco importa. Il mio ruolo è quello di coprire le compagne di squadra. Ho iniziato nel Cereta, ora gioco col Grassobbio, ma sono sempre un’atleta del team collinare e faccio parte della prima squadra. Per la stagione indoor, dallo scorso anno, sono passata appunto in prestito al Grassobbio e con questo club affronterò a breve le finali della Coppa Italia. Poi, per la stagione open, torno a casa».
«Mi sono avvicinata a questa disciplina quasi per caso – prosegue – me l’hanno fatta provare a scuola. Avevo un amico che giocava a tamburello e mi sono appassionata fino ad entrare nel settore giovanile del Cereta». Quali obiettivi futuri per chi ha già raggiunto il massimo? «Vincere un Mondiale è la cosa più bella che possa capitare a un’atleta – conclude Alessia – ma non ci si deve sentire appagati, anzi bisogna lavorare con maggiori stimoli. Da parte mia vorrei vincere qualche campionato, la Coppa Italia o la Supercoppa e magari, perché no, anche un altro Mondiale». In bocca al lupo.