Calcio serie C – Mantova, mister Corrent: “Ingenui e sfortunati negli episodi”

Corrent Nicola allenatore del Mantova (16)
Nicola Corrent in panchina all'Allianz Stadium

Mantova Ci impiega ad arrivare in sala stampa mister Nicola Corrent. È una sconfitta che brucia, quella maturata ieri al Martelli contro l’Albinoleffe. E’ bastato un rigore di Cocco per mandare in tilt la squadra biancorossa, anche ieri colpita dalla malasorte con due pali. Uno per tempo. Uno di Procaccio e uno di Yeboah. «In certe situazioni – ha ammesso il tecnico del Mantova – eravamo poco lucidi e poco brillanti. E’ stata una partita complicata contro una squadra che si è difesa bene. Abbiamo avuto poche occasioni e siamo stati troppo poco precisi sotto porta. Molto ingenui sull’episodio del rigore. Peccato. Volevamo fare un salto e non ci siamo riusciti». C’è poco a cui aggrapparsi, ma Corrent prova a trovare qualche appiglio da cui ripartire: «Poco brillanti sì, ma alla fine la squadra ha provato a giocarsela. Faccio fatica a rimproverare qualcosa ai giocatori. Dopo il rigore subito, non siamo riusciti a reagire con ordine. Siamo andati in confusione». Come si è detto Mantova anche poco fortunato: «Palo a fine primo tempo, palo nel secondo e rigore subito due minuti dopo. In queste gare gli episodi sono determinanti. Fossimo andati noi in vantaggio, sarebbe stata una gara totalmente differente». I dubbi sul rigore rimangono: «Le immagini non sono chiarissime. Forse lo tocca. Sta di fatto che resta un episodio decisivo». Formazione iniziale. Qualche scelta obbligata in difesa e l’esclusione di Guccione: «Bene Pedrini. Era da questa estate che non lo vedevamo. Volevo far giocare Procaccio perchè mi sembrava giusto che avesse un’opportunità». Sconfitta da dimenticare in fretta: «Siamo delusi – conclude Corrent – perchè è un ko pesante, ma dobbiamo metterci al lavoro ora ci aspetta un’altra gara importante domenica. Non avremo ulteriori defezioni e dovremo prepararla bene. Sappiamo che sarà una sfida altamente complicata contro un avversario differente rispetto a quello di oggi (ieri ndr). Ma ci proveremo».
Tommaso Bellini