MANTOVA Quando gli agenti della Polizia Locale di Mantova provvedevano a rifornire di carburante le auto di servizio, ecco che scattava il raggiro perpetrato ai danni del comando di viale Fiume e quindi, di conseguenza, anche del Comune. Per il reato di truffa erano così finiti alla sbarra due benzinai del capoluogo. Si tratta di M.A., 58 anni e V.V., 61 anni, gestori della stazioni Total Erg di viale Pompilio e via Legnago. Stando alla ricostruzione della pubblica accusa il modus operandi dei due furbetti era sempre il medesimo: ovvero rilasciavano scontrini per quantitativi superiori di carburante rispetto a quelli effettivamente erogati ai veicoli in uso dalla Polizia Locale.
Spettava poi all’ufficio economato dell’ente di via Roma, sulla base di quegli scontrini gonfiati, a pagare i benzinai. Il trucchetto utilizzato, secondo loro per garantirsi l’impunità, era quello di sovraffatturare pochi litri per volta, in modo che nessuno potesse accorgersene. La truffa era stata smascherata, il 3 dicembre 2014, grazie all’occhio attento di un agente. L’uomo, ieri mattina chiamato a deporre in aula in qualità di testimone, si era accorto della discrepanza tra la cifra riportata sullo schermo a led della pompa e quella indicata sullo scontrino. Davanti al giudice Antonio Serra Cassano ha riferito che all’esito di un primo rifornimento lo scontrino segnava 56,39 litri contro i 52,91 realmente emessi. Insospettito da tale differenza aveva riferito l’episodio ai suoi superiori, i quali, per appurare se si fosse trattato o meno di un mero errore materiale avevano provveduto ad effettuare, poche ore dopo, un secondo rifornimento ad un’altra auto. Anche in quel caso era stata accertata una sostanziale anomalia: 55,73 litri a scontrino a fronte dei 52,75 realmente finiti nel serbatoio del mezzo di servizio. All’inizio del 2015, dopo alcuni mesi di monitoraggio, era poi scattata l’inchiesta che aveva portato gli investigatori ad eseguire accertamenti a ritroso sugli scontrini emessi dai distributori cittadini fino al settembre del 2013. Alla fine era emersa una cresta di circa 1200 euro in tutto. A finire nei guai per truffa ai danni dell’ente di via Roma dunque erano finiti i due soci gestori delle aree di servizio che avevano in appalto la fornitura di carburante alla Polizia Locale.
Terminate le escussioni di giornata il processo è stato quindi aggiornato al prossimo 24 gennaio per l’esame degli imputati.