Festival dello sport. Riva: “Mantova si presta a meraviglia”

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Mantova “Le iniziative che stiamo promuovendo insieme alla Provincia di Mantova, nell’ambito dell’accordo di collaborazione firmato lo scorso anno, sono sempre più numerose”, dichiara Marco Riva, presidente del Coni Lombardia, “lo sport, le società sportive e gli atleti hanno bisogno di questa sinergia con gli enti locali territoriali. L’iniziativa del Festival mi rende particolarmente orgoglioso. Era un progetto che avevamo in mente da qualche tempo e vederlo concretizzarsi nella prima edizione è un grande risultato. Il mio ringraziamento va a tutti i relatori per la fiducia accordataci, a chi ci ha sostenuto anche in questa iniziativa, ai volontari che ci daranno una mano in quei giorni e a Tiziana Pikler, Fiduciario Coni Lombardia, per il coordinamento organizzativo”.
“Si riempiono spesso gli articoli, i discorsi e le dichiarazioni pubbliche con il concetto di “cultura sportiva”, facendo notare come, nel nostro Paese, sia spesso carente. E ci auspica possa crescere”, afferma Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, “Poi, in modo molto italiano, non si va oltre i buoni propositi. Il Festival della Cultura e del libro sportivo di Mantova va in direzione ostinata e contraria, puntando a facilitare la crescita di una cultura sportiva diversa che vada oltre al tifo e affondi le sue radici nella passione. Conoscere lo sport, conoscere a fondo i suoi protagonisti, conoscere la storia e le storie significa disintossicare il dibattuto e godersi in modo ancora più profondo e divertente lo spettacolo che gli atleti di qualsiasi disciplina mettono in scena ogni volta che competono. Nel rutilante mondo dei media digitali e dei social network, troppo spesso sfugge il senso di una chiacchierata senza fretta o l’arricchimento che arriva dalla lettura di un libro. Con il Festival di Mantova porteremo i protagonisti davanti al pubblico e li faremo parlare con le persone: non l’intervista fugace, con il microfono all’assalto della dichiarazione a caldo, ma una chiacchierata tranquilla sul senso più vero dei sacrifici, delle soddisfazioni, del divertimento che la loro disciplina porta con sé. È così che si coltiva una nuova cultura sportiva, una parola alla volta, un pensiero alla volta, allenando l’anima ad accogliere quel magnifico romanzo epico che lo sport scrive da quasi due secoli”.