MANTOVA – Nell’economia sommersa prospera l’abusivismo in particolare nel settore dell’ artigianato dei servizi alla persona Esiste un’ Italia del lavoro invisibile. L’ economia sommersa vale oltre 180 miliardi di euro l’anno. I lavoratori irregolari sono quasi 3 milioni. L’economia sommersa della criminalità organizzata, produce un volume d’affari stimato in 40 miliardi di euro all’anno, pari ad oltre il 2 % del Pil del Paese. Lo riferisce una nota della Cna. Il principale ostacolo allo sviluppo dell’economia reale -spiega il portavoce della Cna, Franco Bruno- è la montagna di economia illegale e sommersa pari al 13% di Pil. Nell’economia sommersa prospera l’abusivismo in particolare nel settore dell’artigianato dei servizi alla persona –continua Bruno – (tra cui rientrano le attività di acconciatura ,estetica e tatuatori) –conclude Bruno- che è in continua crescita con un tasso di irregolarità del 27,6%. Si tratta del valore più alto tra i vari settori dell’artigianato –conclude Bruno- e supera di gran lunga il tasso medio nazionale, che si ferma al 14,4%