Duplice tappa del ministro Valditara nel Mantovano: “La scuola torni a mettere al centro la nostra identità storico-culturale”

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PORTO MANTOVANO – Duplice tappa nel Mantovano, ieri pomeriggio, per il ministro all’Istruzione e al Merito, Giuseppe Valditara. Dopo un incontro in forma istituzionale a Palazzo di Bagno con il presidente della Provincia, Carlo Bottani, nel corso del quale sono state affrontate le questioni dell’edilizia scolastica – che com’è facilmente intuibile ruota attorno al reperimento di fondi per le manutenzioni – e della necessità di dotare Mantova di un proprio dirigente titolare, il ministro si è spostato a Porto Mantovano, dove nella sala conferenze del Centro polispecialistico Armonia ha avuto modo di incontrare i dirigenti della Lega e alcuni amministratori territoriali. Accompagnato dal deputato Andrea Dara e dal consigliere regionale Alessandra Cappellari, Valditara, che già si era espresso positivamente per come sono stati impiegati i fondi stanziati oltre che per la collaborazione pubbliche e paritarie, ha dato la propria disponibilità per organizzare nei prossimi mesi un’iniziativa pubblica in terra mantovana che possa magari includere qualche visita nelle scuole della provincia. «Solo in Lombardia abbiamo investito 2 miliardi e 300 milioni di euro, ma il nostro progetto di offrire una scuola al passo con i tempi ma che abbia il coraggio di rivendicare la nostra identità e la nostra cultura non si ferma, anche perché ne va del nostro futuro». Tra i problemi sottoposti all’attenzione del ministro c’è quello della politica, che si è indebitamente intromessa nelle scelte didattiche delle scuole. «Non dovrebbe mai succedere, per questo è importante stabilire il principio che siano le famiglie a dare il beneplacito sui temi etici». Apprezzamento unanime per i vari provvedimenti adottati, come dare continuità agli insegnanti di sostegno, stringere un collegamento diretto fra scuola e mondo delle imprese, aver rimesso in moto la macchina dei concorsi e ridato valore al voto in condotta, introdurre regole di rispetto e tutela verso gli insegnanti e vietare i cellulari. E ancora: fare pagare i danni delle occupazioni scolastiche ai responsabili dei danneggiamenti, e non, come è purtroppo sempre avvenuto fino ad oggi, ai contribuenti. «La scuola, come la società, deve tornare normale, un ambiente sicuro e rispettoso. Per questo crediamo fortemente nell’educazione, fondamentale per insegnare il valore della Patria e dell’educazione». E con 900 milioni di euro investiti per nuove palestre, anche lo sport tornerà centrale.

Matteo Vincenzi

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