MANTOVA Un giovane mantovano su cinque non studia e non lavora. La percentuale parla del 19,1% e fotografa una situazione drammatica in un territorio già fanalino di coda in Lombardia per scarsa crescita economica. A dirlo è stato il segretario della Cisl Asse del Po Dino Perboni affiancato da alcuni componenti di altre categorie del sindacato di via Torelli.
L’occasione è stata la presentazione dell’iniziativa che vedrà la Cisl, per il quarto anno, protagonista al Festivaletteratura. Questa volta proprio per porre l’attenzione sulla critica situazione giovanile nel mantovano dove tra l’altro molti laureati lasciano il territorio per cercare opportunità concrete per il loro futuro. La Cisl insieme anche al suo Laboratorio Giovani sarà con il proprio banchetto in via Pescheria e qui invita i giovani a dire la loro, rispondendo alle domande di un questionario pensato per raccogliere il loro pensiero e le loro aspettative. I risultati dell’indagine saranno poi resi pubblici.
Il tema dei giovani sarà al centro di un incontro in via Pescheria il 6 settembre alle ore 18 a cui, insieme ai dirigenti Cisl, ci saranno gli assessori comunali di Mantova alle attività produttive e al welfare Giovanni Buvoli e Andrea Caprini, nonché una giovane che ha potuto effettuare un tirocinio lavorativo grazie al progetto di via Roma “Finalmente una gioia” e che poi è stata assunta in azienda. A tal proposito la Cisl chiede alle aziende la possibilità, per ogni lavoratore che andrà in pensione, di non sostituirlo con un contratto a tempo pieno ma con due contratti part time a giovani. Così saranno di più coloro che verranno immessi nel mercato del lavoro. Il 7 settembre la mattina ci sarà invece un cantastorie che racconterà la precarietà giovanile, poi alle 11 un flash mob.