MANTOVA La città di Mantova ha commemorato i suoi Caduti. Autorità e cittadini, lunedì 4 novembre, hanno partecipato alle cerimonie in città per la “Giornata delle Forze Armate, del Combattente, del Decorato al Valor Militare e dell’Orfano di Guerra”. Il primo momento si è svolto con la deposizione delle corone, da parte di Prefetto e Comune di Mantova, al Monumento ai Caduti in piazza 80° Reggimento Fanteria. Qui lo schieramento del Picchetto Armato, a cura del 4° Reggimento Artiglieria Controaerei “Peschiera”, dei labari, gonfaloni e bandiere dei rappresentanti delle associazioni Combattentistiche e d’Arma. Dopo il silenzio d’ordinanza eseguito dal trombettiere della Guardia di Finanza, la preghiera e la benedizione al Monumento.
La commemorazione in ricordo dei Caduti si è poi spostata al Famedio di piazza XXIV Maggio, sempre alla presenza di cittadini e delle autorità, tra cui, il prefetto Carolina Bellantoni, il presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti, il questore Paolo Sartori, il sindaco di Commessaggio Alessandro Sarasini in rappresentanza della Provincia, il deputato Matteo Colaninno, i comandati delle Forze Armate e di Polizia, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale. Dopo lo schieramento del Picchetto d’onore, delle rappresentanze e associazioni Combattentistiche e d’Arma, si è tenuta la cerimonia dell’Alzabandiera con l’Inno d’Italia cantato dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “Mantova 1”. Sono seguiti alcuni interventi, tra i quali, quelli del prefetto Bellantoni e del presidente del consiglio comunale Allegretti. “Il mio pensiero oggi va a tutti quegli uomini che sacrificarono se stessi nell’adempimento del loro dovere – ha detto Allegretti –. Milioni di soldati riposano in centinaia, probabilmente in migliaia di sacrari in tutta Europa. Ognuno di noi porta la responsabilità di non dover mai smarrire il senso tragico della storia che ci ha preceduto. 101 anni fa il popolo italiano divenne Nazione. 101 anni dopo le nazioni europee, le patrie europee, sono una comunità, una comunità che deve crescere, rafforzarsi. Questa Europa ha pagato un tributo elevatissimo, dobbiamo esserne degni, è il modo migliore di onorare tutti quegli uomini, quei soldati che non ebbero il loro domani, ma che hanno permesso a noi di averlo. Che questo giorno di festa serva a rafforzare in tutti noi la consapevolezza di appartenere a una Nazione, a una comunità, che intende promuovere la pace tra se e il mondo intero”. Poi, all’interno della chiesa di San Sebastiano è stata celebrata la Santa Messa da don Stefano Peretti, delegato dal vescovo di Mantova monsignor Busca, e la preghiera per la Patria.
E’ seguita la deposizione di sei corone (Prefetto, Regione, Provincia, Comune di Mantova, Cri e Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia) nella cripta del Famedio con la benedizione delle lapidi. Infine, le autorità si sono recate in piazzale Montelungo dov’è stata allestita una mostra con i mezzi e i materiali messi a disposizione dalle Forze Armate e di Polizia e dai Vigili del Fuoco.